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L'Ambasciatore MORABITO tira dritto e ci diffida, ma…

Tramite l'avvocato Massimo Antonio Impellizzeri, nato a Catanzaro e del Foro di Bologna, l'Ambasciatore MORABITO Antonio ci manda una diffida per l'articolo “Ambasciate italiane al servizio dei latitanti...”, che riportiamo in coda. Ci duole informare l'Avv. Impellizzeri che quanto riportato nell'articolo pubblicato il giorno 8 maggio 2014 (la giornata dell'arresto di Claudio SCAJOLA) non è in lacun un "illazione", bensì una constatazione di quanto emerge dai fatti e dall'Ordinanza di Custodia Cautelare a carico degli amici dell'ambasciatore SCAJOLA Claudio e RIZZO Chiara in MATACENA. Ci duole anche non poter prendere l'impegno a non parlare più dell'Ambasciatore MORABITO, visto che, tra l'altro, suo nipote è da tempo attivissimo nell'estremo ponente ligure, sia tra i FORCONI, con i Frontalieri, e da diverse tornate elettorali catalizzatore di montagne di preferenze.
Ma andiamo con ordine...

Se nell'articolo abbiamo riportato quanto indicato dal GIP di Reggio Calabria [vedi qui il nostro articolo e qui l'OCC integrale] ora ribadiamo il tutto con (lo stesso) estratto tratto dalla Richiesta di Misure della DDA di Reggio Calabria a carico degli amici dell'Ambasciatore, SCAJOLA e RIZZO. Qui di legge:

Più volte nel corso della conversazione si compie riferimento a tale Antonio (progressivo di registrazione n° 6007 del 27 dicembre 2013) il quale è da identificare, previo incrocio dei riferimenti con altre conversazioni captate, nell'Ambasciatore del Principato di Monaco MORABITO Antonio (nato a Reggio Calabria, il 08/10/1955), amico comune della RIZZO e dello SCAJOLA.

Tale assunto risulta confermato dalla circostanza che l'Ambasciatore MORABITO Antonio risulta avere piena cognizione della posizione giudiziaria di MATACENA Amedeo, visto il chiaro contenuto della conversazione che di seguito si trascrive: 

Telefonata registrata, in data 05 settembre 2013 alle ore 11,20, progressivo 1301 su canale 6527 del sistema INTEGRA della società SIO S.p.A., in entrata dall’utenza 0033680866*** in uso all’Ambasciatore Italiano presso l’Ambasciata di Montecarlo Antonio MORABITO [allegato 004].

LEGENDA

C = RIZZO Chiara;

A = Ambasciatore Antonio MORABITO.

_________________________________

C = Antonio?

A = Chiara ...

C = Scusami se ti disturbo

A = ... come va?

C = Bene, grazie, bene.

A = Dimmi le cose ...

C = Senti, ti volevo chiedere una cosa veloce ...

A = Eh!

C = ... no, intanto le cose stanno che io ho preso degli avvocati lì a Dubai, il Giudice ancora non ha deciso ...

A = C'è la nostra Ambasciata, no?

C = Si ... poi?

A = Ovviamente sentite la nostra Ambasciata!

C = Io non ho sentito ... infatti ti volevo dire questo ... allora, l'avvocato di là mi ha detto ... dice, "signora, siccome io voglio una visita, che ancora non l'ho mai potuto vedere, allora ..." ...

A = E la fai tramite il Consolato ... il Consolato ... e ...

C = E dice che proprio con il Consolato si può fare, l'ho saputo ora ...

A = Certo, certo.

C = Siccome lui il 15 fa 50 anni e le visite sono solo di sabato, allora io volevo la visita sabato 14 ...

A = Certo, certo.

C = ... visto che è solo di sabato ... e come possiamo fare?

A = Guarda, io sono ancora fuori e rientro sabato ...

C = Si, va bene, okay, perfetto.

A = ... che è giorno 6, quindi ce la possiamo fare ...

C = ... ce la possiamo fare per l'altro sabato.

A = ... io lunedì mattina scrivo al Console Generale ...

C = Si.

A = ... tu mandami, intanto, una e-mail ...

C = ... io ti mando l'e-mail ...

A = ... con tutti i numeri di telefono, dove ti posso rintracciare ...

C = ... con i miei numeri, con già il passaporto mio, se vuoi, con il mio numero della cart...

A = Esatto!

C = ... e dove te la mando l'e-mail, all'Ambasciata Ambasciata

A = Mandala all'Ambasciata, mandala all'e-mail dell'Ambasciata, così io lo ritiro ...

C = ... all'e-mail dell'Ambasciata, okay!

A = ... ecco, così io lo rigiro al Consolato Generale chiedendo assistenza che si organizzi la visita!

C = Per il 14 ... ti segno pure il 14, orario della visita, tutto ...

A = Esatto.

C = Okay, va bene! Grazie, Antonio, scusami, grazie.

A = Figurati, con molto piacere.

C = Ciao, ciao.

A = Fai conto che io già lunedì ...

Chiara chiude la telefonata.

[leggi qui estratto della Richiesta di Misure in formato .pdf]

 

Ci pare che il testo sia abbastanza chiaro. L'Ambasciatore non ha riferito al suo legale che quanto da noi riportato era estratto dell'Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP su richiesta della DDA di Reggio Calabria? Chiarito (e documentato) che non abbiamo scritto “illazioni” ma quanto risulta agli atti, andiamo quindi avanti...

Primo punto. L'Ambarsciata di Monaco il 9 maggio ha redatto un Comunicato Stampa [vedi qui] in cui si afferma, tra l'altro, in riferimento alla telefonata della RIZZO Chiara per ottenere aiuto al fine di incontrare il marito MATACENA (fermato a Dubai perché LATITANTE, a seguito della condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa) che: “In quella occasione l’Ambasciatore a Monaco Antonio Morabito ha indicato con insistenza alla suddetta che "trovasse il modo perché il marito Matacena condannato con sentenza definitiva si consegnasse alle Autorità giudiziarie italiane”. Detta “insistenza” non si è proprio letta nella trascrizione della telefonata intercettata ed agli Atti del procedimento a carico di SCAJOLA, RIZZO ed altri... non traspare proprio.

Secondo punto. nel medesimo comunicato si afferma sempre in merito a quella telefonata quanto segue: “Circa la richiesta di aiuto della signora Rizzo si conferma che, l’Ambasciata ha ricevuto una telefonata a pochi giorni dall'arresto a Dubai del marito ex parlamentare Matacena. Alla richiesta di assistenza circa le modalità per far visita in carcere al marito, l’Ambasciatore a Monaco, Antonio Morabito ha fornito l'unica risposta legale possibile "rivolgersi al Consolato Generale competente per richiedere assistenza legale prevista dalle funzioni di assistenza consolare per i connazionali italiani detenuti all'estero e alle loro famiglie"...”. Ebbene, l'Ambasciatore MORABITO non ha solo detto di rivolgersi al Consolato Generale, ha detto ben altro. Ha detto alla RIZZO che se gli forniva tutti i dettagli avrebbe provveduto lui stesso, Ambasciatore MORABITO, a chiedere l'intervento del Consolato Generale per assecondare la richiesta della RIZZO finalizzata all'incontro con il MATACENE. Non solo. Ci risulta che “l'assistenza legale prevista dalle funzioni di assistenza consolare” non siano quelle di supporto diretto o indiretto ad un LATITANTE! Oppure l'Ambasciatore MORABITO è a conoscenza di procedure per cui, attraverso il Consolato Generale e le Ambasciate italiane, si offre assistenza legale ai LATITANTI su cui grava un ordine di arresto internazionale in esecuzione di una grave condanna, e/o ai soggetti che supportano la latitanza?

Terzo. Nel giugno 2011 il MATACENA era in attesa del giudizio definitivo per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, privo di qualsivoglia carica pubblica. Ma il 2 giugno 2011, il MATACENA partecipava, unitamente alla moglie RIZZO, al ricevimento ufficiale dell'Ambasciata di Monaco, dove l'ambasciatore era il MORABITO Antonio. Ora l'Ambasciatore MORABITO dichiara che il MATACENA era insieme a SCAJOLA Claudio. Quest'ultimo che non era più Ministro e non ricopriva alcuna carica di governo, poteva disporre quindi chi partecipava ad un ricevimento ufficiale dell'Ambasciata di Monaco, guidata dall'Ambasciatore MORABITO, a quanto pare... Quindi sarebbe bene che l'Ambasciatore MORABITO spiegasse a che titolo SCAJOLA poteva incidere sugli inviti a ricevimenti ufficiali dell'Ambasciata italiana al Principato di Monaco...
Sempre nel comunicato dell'Ambasciata si afferma: “Prima della sentenza definitiva i suddetti partecipavano alle attività pubbliche, sociali e culturali della comunità italiana. Così pure è stato per il deputato ed ex Ministro dell'Interno Claudio Scajola, che da lungo tempo e tradizionalmente partecipava ad eventi istituzionali dell'Ambasciata, quali la festa della repubblica italiana ed altri eventi pubblici”. Il “titolo” per partecipare ad eventi istituzionali dell'Ambasciata a Monaco era quella di essere in attesa di una sentenza definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa? Infatti, come ricordato, al 2 giugno 2011 MATACENA non aveva più alcuna carica istituzionale, tanto meno l'aveva sua moglie, la RIZZO. Quindi, a che titolo c'erano? Perché li ha invitati SCAJOLA Claudio che non era più membro del Governo? La lista degli invitati la fanno gli amici dell'Ambasciatore MORABITO (in questo caso SCAJOLA) o le fa l'Ambasciatore?

Andiamo oltre... 

Nel 2010 tutti sapevano delle risultanze delle inchieste sulle infiltrazioni mafiose nell'estremo ponente ligure. Era ampiamente nota la posizione compromessa dell'Amministrazione guidata da BOSIO Giovanni a BORDIGHERA. Allo stesso modo era ben nota la posizione compromessa dell'Amministrazione guidata da SCULLINO Gaetano a VENTIMIGLIA. Nel primo caso (BORDIGHERA) vi erano già le risultanze delle inchieste sui condizionamenti dei PELLEGRINO, nota famiglia 'ndranghetista legata alla cosca SANTAITI-GIOFFE' sul Comune di Bordighera. Erano già note le minacce a corpo politico e gli altri reati contestatigli dalla Procura di Sanremo. Nel secondo caso (VENTIMIGLIA) era già emerso il condizionamento mafioso sul Comune, a partire dal voto, non fosse altro che per quanto indicato negli atti dell'inchiesta "CRIMINE" della DDA di Reggio Calabria, dove veniva chiaramente indicato che il già vicesindaco di Ventimiglia (candidato ed eletto con lo SCULLINO Gaetano) era MOIO Vincenzo, risultante agli Atti, come “affiliato” alla 'ndrangheta. I Carabinieri avevano già chiesto lo scioglimento per mafia dell'Amministrazione del Comune di BORDIGHERA ed i raparti investigativi stavano già lavorando – così come la DDA di Genova con il pm Arena – sul Comune di VENTIMIGLIA. Ampio risalto pubblico, mediatico, ebbero in allora, queste vicende. L'Ambasciatore MORABITO però nell'ottobre del 2010 decideva di incontrare proprio quegli amministratori al centro delle richieste di scioglimento dei Comuni e delle inchieste antimafia per i rapporti e le cointeressenze con la 'Ndrangheta. C'è anche una bella foto che li ritrae insieme:

Ci sono, da destra, Gaetano SCULLINO, Antonio MORABITO, Giovanni BOSIO e Maurizio ZOCCARATO.
Se sui primi abbiamo già detto, su ZOCCARATO occorre ricordare che successivamente si apprese, dagli atti dell'inchiesta “LA SVOLTA”, che era considerato molto bene dal capo-locale della 'Ndrangheta di Ventimiglia, MARCIANO' Giuseppe detto “Peppino” (breve estratto in merito dall'Informativa finale dell'Arma dei Carabinieri: “Non si hanno riscontri diretti su contatti tra il sindaco ZACCARATO Maurizio e personaggi legati al “locale” di Ventimiglia. Nelle conversazioni intercettate, emerge che MARCIANO’ Giuseppe ha una grande stima arrivando a definirlo “questo è della nostra famiglia” e lo consideri una persona avvicinabile e disponibile.”)


Veniamo quindi a MORABITO Maurizio il cui zio è proprio l'Ambasciatore MORABITO Antonio... Parentela conosciuta ed indicata da molti nell'estremo ponente ligure...

MORABITO Maurizio è quell'esponente politico di CAMPOROSSO capace di raccogliere centinaia e centinaia di preferenze nelle tornate elettorali (ed ora è ricandidato per le prossime elezioni per il Consiglio Comunale).
Siamo in quel COMUNE DI CAMPOROSSO dove vi è il BERTAINA Marco (ora candidato Sindaco di una lista civica), di cui abbiamo già ampiamente scritto (e documentato) in quanto soggetto gradito alla 'Ndrangheta verso cui lo consideravano disponibile. Se nell'Informativa finale dei Carabinieri per l'indagine “LA SVOLTA” si legge: BERTAINA Marco, ex vice Presidente del Consiglio Provinciale di Imperia, è stato Sindaco per 10 anni a Camporosso (IM) e attualmente ne è vice Sindaco. Nella presente indagine non sono stati documentati rapporti diretti con gli affiliati al “locale” di Ventimiglia. Dalle conversazioni intercettate però, BERTAINA è stato raffigurato come un politico gradito e disponibile nei confronti dell’organizzazione”, il BERTAINA è soprattutto colui che nella sua lista per le passate elezioni provinciali candidava soggetti quali GIRO Tito, CASTELLANA Ettore, MOIO Vincenzo... tutti soggetti mappati dall'Antimafia.

Chiusa la parentesi BERTAINA, torniamo al MORABITO Maurizio, noto nel ponente ligure per essere il nipote dell'Ambasciatore di Monaco. MORABITO Maurizio ha partecipato alle mobilitazioni dei c.d. “FORCONI” a Ventimiglia, quelle mobilitazioni dove si era evidenziata non solo la presenza di SCULLINO Gaetano (non più sindaco di Ventimiglia a seguito dello scioglimento e commissariamento dell'Ente ma imputato di concorso esterno in associazione mafiosa nel processo “LA SVOLTA”), ma - come avevamo denunciato in quei giorni e riscontrato dalle indagini - anche quella di molteplici pregiudicati legati alla 'ndrangheta, indagati ora unitamente ad altri, per i disordini di quei giorni.
MORABITO Maurizio è stato, in quell'ambito ed oltre, uno dei principali protagonisti della mobilitazione dei FRONTALIERI [di cui ci si era occupati nel dicembre 2013 visto che venivano avvicinati con proposte particolari da esponenti delle famigliole - leggi qui] e, con questi, nelle delegazioni che si sono recate anche proprio a Monaco, all'Ambasciata guidata dallo MORABITO Antonio. Il MORABITO Maurizio è candidato ora, nuovamente, al consiglio comunale di CAMPOROSSO, mentre con la stessa bandiera dei "frontalieri", ma sotto il simbolo del "FAI", a VENTIMIGLIA, si candida uno dei soggetti più attivi nell'assecondare alcune delle pretese del locale della 'Ndrangheta di Ventimiglia, il sindacalista GIACOVELLI Vincenzo, come risulta dagli Atti dell'inchiesta “LA SVOLTA”.

Dal suo profilo facebook, dove indica come residenza il Principato di Monaco, il MORABITO Maurizio tiene tra i suoi contatti anche PELLEGRINO Giovanni (Gianni)... non un omonimo, ma proprio il componente più "esplosivo" della famiglia 'ndranghetista dei PELLEGRINO, gravato di pesanti precedenti ed al centro di altrettanti gravi pendenze giudiziarie. Quegli stessi PELLEGRINO che sono stati fermati dalla Procura di Sanremo perché dopo le misure di prevenzione (che grazie al lavoro della DIA avevano permesso di procedere al sequestro dei beni e quindi poi confiscato dal Tribunale di Imperia e quindi confermata in Appello) perché stavano per spostarsi nella vicina Costa Azzurra dove da tempo avevano attivato molteplici affari che li hanno portati anche nel Principato di Monaco.


Prima di chiudere, ancora una bazzecola. Abbiamo visto che l'Ambasciatore MORABITO dal Principato di Monaco si dava da fare per far ottenere supporto alla RIZZO Chiara per incontrare il consorte (e latitante) MATACENA. Il corpo diplomatico che doveva muoversi nella pratica, per soddisfare l'esigenza dell'amica dell'Ambasciatore MORABITO era, ovviamente, non quella del Principato di Monaco, bensì quella negli Emirati Arabi. E' qui che sopraggiunge la questione dell'Ambasciatore STARACE Giorgio. Questi si recò nel ristorante “ITALIANISSIMO” ad Abu Dhabi e lasciò anche una bella dedica di apprezzamento per quel ristorante. Quel ristorante è però quello del LATITANTE savonese NUCERA Andrea (con pesanti legami alla 'ndrangheta – vedi qui). O meglio: è del NUCERA Andrea latitante e della sua compagna MUSSO Simona anche lei latitante perché coinvolta nella medesima inchiesta della Procura di Savona. L'Ambasciatore italiano negli Emirati Arabi, STARACE Giorgio, aveva certamente notizia del fatto che NUCERA era latitante, sia per le vie ufficiali, sia per le lettere a questi indirizzato dallo stesso NUCERA. Quando scoppiò il caso dichiarò che era inconsapevole della questione e dichiarò tuonante, al Secolo XIX, che avrebbe fatto togliere la dedica [vedi qui]. Lui aveva ricevuto un invito per visitare “ITALIANISSIMO” ed inconsapevolmente ci andò... così come ricevendo indicazione dal suo collega di Monaco, inconsapevolmente, avrà messo a disposizione della RIZZO (che si impegnava con la banda SCAJOLA nel supporto alla latitanza del MATACENA ed all'occultamento dei beni per sottrarli a sequestro e confisca) quel supporto dell'Ambasciata che MORABITO Antonio afferma essere un dovere.


P.S. 1
L'On. Laura Garavini ha presentato un interrogazione in merito alla vicenda dell'Ambasciatore MORABITO e MATACENA-RIZZO-SCAJOLA. Ha fatto bene. E' stata l'unica, a quanto ci risulti che ha sollevato in Parlamento la questione. (Noterà, quindi, l'avvocato Massimo Antonio Impellizzeri che non è una nostra “illazione” la bazzecola?).
Ora però la questione è che qualche problemino nelle nostre ambasciate pare esserci. Fare uno screening antimafia a tutto il personale delle ambasciate non sarebbe male. Gli “invisibili” si infilano ovunque... ed il corpo diplomatico, così come la politica, le forze dell'ordine ed anche la magistratura, non è certamente di poco conto per gli affari che la 'ndrangheta persegue. Gli ambasciatori saranno certamente concordi nel vedere passate al setaccio parentele, frequentazioni, amicizie, interessi e legami di chi opera dal più basso livello al più alto nell'ambito dei Consolati e delle Ambasciate, giusto?

P.S. 2
MATACENA cosa andava a fare a Milano, con auto targata Montecarlo, negli uffici di una nota impresa dell'eolico (molto attiva in Liguria, dove ad inaugurare le sue pale liguri c'era la moglie di SCAJOLA Claudio) che era già emersa sia nell'inchiesta "EOLO" della DDA di Palermo, sia in quella più recente nota come "EDEN" (l'ultima branchia di "GOLEM" relativa alla rete di Matteo Messina Denaro)?


 




 
 

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