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Tortona e Terzo Valico, come si era detto: epicentro di interessi 'ndranghetisti

Nell'aprile 2011 abbiamo denunciato alla DDA di Torino un ampio intreccio di affari che avevano come epicentro Tortona, nell'alessandrino. Lì vi era un crocevia di traffici illeciti di rifiuti pericolosi, con relativi smaltimenti illegali attraverso interramenti di materiali inquinati ed inquinanti, un po' come avviene con le ceneri derivanti dall'attività della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure – secondo un'apposita inchiesta della DDA di Genova – nel cuneese. Le strade che portavano i camion a scaricare nel tortonese partivano da Genova così come anche da imprese della terra lombarda, con precisione dalla provincia di Pavia. Uno degli elementi di spicco di questo traffico in cui i soggetti legati alla 'ndrangheta fioccavano era proprio RUBERTO Francesco, l'imprenditore sparato anni prima, con la sua rete di società e cave-discariche che ora è un Sorvegliato Speciale per i suoi legami accertati con le cosche 'ndranghetiste...

L'inchiesta che è partita dalla nostra denuncia ha scoperchiato un nuovo vaso di Pandora, con molteplici filoni (alcuni passati alla Procura di Genova per competenza territoriale) e decine e decine di indagati. Dagli smaltimenti illeciti di rifiuti pericolosi alla corruzione, da attentati a mezzi per movimento terra non denunciati (dando anche in questo caso conferma ad una nostra segnalazione del gennaio 2012) a traffici di armi. Ma questo è un capitolo ancora aperto su cui, ovviamente, non diciamo nulla di più sperando che a Torino muovano (in fretta) gli ultimi decisivi passi prima che certi “signori” con i loro beni prendano il volo per terre lontane o comunque protette da scudi indecenti... Parliamo invece del RUBERTO Francesco (nato a Tortona il 24 ottobre 1964 e residente a Tortona) che dopo essere stato oggetto, con le sue imprese, di misure interdittive da parte della Prefettura di Alessandria, ha visto anche l'adozione della misura preventiva personale – come anticipato – dal Tribunale di Alessandria a seguito degli approfondimenti coordinati dal Questore di Alessandria ed eseguiti in sinergia con la Guardia di Finanza e l'Arma dei Carabinieri.
Il RUBERTO Francesco si è sempre mostrato come “imprenditore” con una sfilza di imprese ed ora, per tre anni, è un Sorvegliato Speciale di P.S. con l'obbligo di non allontanarsi da Tortona.

Se era già emerso il suo concreto legame, lungo quel crocevia del business dei conferimenti illeciti, con il noto Gino MAMONE (mappato dalla DIA già dal 2002 ed indicato dalla Guardia di Finanza di Genova come “punto di contatto” tra cosche calabresi, politica e imprese), è stato accertato al di là di ogni dubbio, vista la decisione del Tribunale di Alessandria, il legame del RUBERTO con esponenti della famiglia GAGLIANO', esponenti storici della 'ndrangheta insediata anche nel basso Piemonte ed a cui già per iniziativa della DIA di Genova scattò la misura di prevenzione patrimoniale. Non basta. Sono stati documentati i legami – già emersi nell'indagine della DDA di Torino – con quel Giuseppe Carmine VERTERAME, di Isola Capo Rizzuto ma detenuto a Novara per 416 bis, che era parte attiva nella definizione degli affari di compravendita degli immobili costruiti dalRUBERTO. E' quello stesso VERTERAME già coinvolto nell'inchiesta INFINITO-CRIMINE (DDA di Milano e Reggio Calabria) e soprattutto nell'Operazione TENACIA con al centro il gruppo imprenditoriale-mafioso "PEREGO" che abbiamo già incrociato per i cantieri di Genova dalla BIELLA SCAVI dove, dopo gli interessamenti del gruppo PEREGO-STRANGIO, hanno acquisito una posizione dominante la ECO-GE dei MAMONE ma dove era anche presente la SCAVO-TER dei FOTIA (vedi ad esempio qui). 

Sebastiano STRANGIO

Ed ancora è stato evidenziato il legame il legame del RUBERTO con il Sebastiano STRANGIO (ecco perché gli STRANGIO di San Luca, recentemente, avevano espresso particolare odio verso il Presidente della Casa della Legalità che nell'aprile 2011 inviò le carte alla DDA di Torino che hanno scoperchiato il marcio del tortonese). Lo STRANGIO, 'ndranghetista della cosca di San Luca, coinvolto nella strage di Duisburg, passava la sua latitanza nel basso Piemonte ed era stato arrestato, dalla Polizia di Stato, il 20 aprile 2013 proprio in un bar di Castelnuovo Scriva, con la patente intestata ad un dipendente del RUBERTO, Antonino DITTO.

Ad Alessandria qualcuno negava che nel territorio di quella provincia vi fosse la 'Ndrangheta (oltre a Cosa Nostra). Ci siamo scontrati con alcuni di questi signori negazionisti anche quando presentammo la nostra inchiesta su due dei principali uomini del “locale” di 'ndrangheta di Alessandria, il CARIDI ed il ROMEO (vedi qui), dando così anche un modesto contributo per far sì che il giudizio di assoluzione nel primo grado per gli uomini del “locale” guidato dal PRONESTI' Bruno Francesco (reoconfesso, cugino del boss GULLACE Carmelo) si ribaltasse con una sonora condanna in Appello (vedi qui).
Da Alessandria a Genova, nonostante l'allarme che la Guardia di Finanza già lanciava nel 2007, qualcuno negava che le mafie fossero pronte al via per conquistare una buona fetta dei lavori per la realizzazione del Terzo Valico... ed invece ecco qui che proprio il RUBERTO Francesco, tassello delle cosche della 'ndrangheta, si era “conquistato” la fiducia per gestire lo smaltimento dei detriti derivanti dai lavori per il Terzo Valico gestiti dal COCIV.
Anche in questo caso ci veniva detto che eravamo visionari, pazzi ed in malafede... Per fortuna i reparti investigativi, la Prefettura di Alessandria, così come anche il Tribunale di Alessandria, hanno operato con efficacia e concretezza.

Un nuovo passo avanti, Torino deve ancora battere l'ultimo colpo. Non è finita, si proceda ora per annientarli. Noi, come Casa della Legalità, abbiamo portato il nostro contributo e continueremo a portarlo, senza farci intimidire e agendo sempre su due piani: il contrasto sociale con iniziative sul territorio ed informazione sui fatti e denunce ai reparti investigativi ed autorità giudiziaria. Il lavoro svolto fino ad ora ha dato risutati, ci odino pure, chi è all'angolo sono loro!


Qui l'articolo de "La Stampa" di Alessandria sul RUBERTO Francesco
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