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Antonveneta, Zunino indagato per aggiotaggio

08.11.2005 – Corriere
La compravendita degli immobili in via Montenapoleone e via Manzoni pagati con azioni della banca padovana.
Sotto esame un’operazione con Coppola. La difesa: «Per Consob era tutto regolare»


MILANO - Aggiotaggio. Con questa ipotesi di reato Luigi Zunino, uno dei più importanti imprenditori immobiliari italiani, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Milano, nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata Antonveneta. Inchiesta che ieri ha portato alla luce (e sequestrato) altri 4,6 milioni di titoli dell'istituto padovano, nascosti dietro lo schermo dei due fondi di Cayman, Generation e Momentum, utilizzati da parcheggio «clandestino» nell’epoca della gestione Fiorani. L’iscrizione di Zunino è avvenuta circa una settimana fa e dovrebbe essere duplice: la persona giuridica, ovvero la Nuova Parva , holding di famiglia, e il suo legale rappresentante nonché presidente e proprietario, Luigi Zunino. Pochissimo si sa sui motivi della decisione dei pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti, che hanno già indagato (con vari livelli di responsabilità e di reato), Gianpiero Fiorani (ex numero uno di Banca Popolare Italiana, Bpi), Gianfranco Boni (ex direttore finanziario, appena dimessosi), Stefano Ricucci, Emilio Gnutti e Danilo Coppola.
Per quanto riguarda Zunino le indagini si sarebbero concentrate sulla compravendita con Coppola, per 80 milioni, di due immobili nel centro di Milano, in via Montenapoleone 15 e via Manzoni 44. A chiudere l’affare sono state società private dei due imprenditori: la Nuova Parva di Zunino e la lussemburghese Milano Properties di Coppola.
Coppola, dopo qualche slittamento dei termini, avrebbe pagato in azioni Antonveneta. Una prima tranche già il 19 aprile. Con questi titoli, intestati fiduciariamente a Intermobiliare, la società di Zunino è andata in assemblea Antonveneta il 29 aprile (quella del primo ribaltone) votando la lista Bpi, vincente. Ma forse i magistrati potrebbero essere interessati anche ai rapporti con la Bpi di Fiorani che ha «sponsorizzato» finanziariamente (con pegno sui titoli) l’investimento personale di Zunino in Mediobanca (circa il 2%).
Uno dei legali di Zunino, Giovannandrea Anfora dello studio Chiusano di Torino, ricorda che l’imprenditore «è già stato sentito dalla Consob a inizio maggio», quando fu istruita la pratica sul «concerto» Antonveneta. E in quell’occasione, « la Commissione ha riconosciuto la correttezza dell’operato di Zunino e non ha mosso rilievi, escludendo il concerto». L’immobiliarista «dichiara la sua completa estraneità - conclude il legale - a qualsiasi ipotesi di non corretto comportamento sia a titolo personale sia riguardo a società a lui riferibili». Ci sono già contatti con la procura e nei prossimi giorni i legali di Zunino dovrebbero produrre un dossier sull’operazione degli immobili milanesi e sulla contropartita in azioni Antonveneta. Intanto a Roma c’è stato un vertice tra i pm e la Guardia di Finanza per fare il punto sulle tre inchieste aperte nella capitale.

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