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Aggiornamento su Contrada

Dopo che il Quirinale ha bloccato l'iter di grazia a Contrada, dando lo stop al cosiddetto Ministro Mastella che tanto si era dato da fare per accelerare i tempi della "grazia", oggi nuovi sviluppi...


Silvio Berlusconi, dopo aver perso lo stalliere di fiducia, Vittorio Mangano -il boss di Porta Nuova-, che gli donava gesti “affettuosi” irripetibili, come una bomba che esplode sotto casa – perché non sapeva scrivere, naturalmente – e dopo che il suo braccio destro – responsabile delle selezioni dei candidati azzurri – Marcello Dell’Utri è stato condannato a Milano per estorsione con il boss trapanese Vincenzo Virga ed a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa, non si da proprio pace. Così dopo aver sovvenzionato, secondo molteplici risultanze processuali, direttamente Totò Riina e Cosa Nostra nella stagione stragista del 1992-93, e dopo aver sostenuto (mettendo in comunione Polo e Ulivo) tutte le revisioni legislative richieste da Cosa Nostra, ora che fa?
Si mobilita per difendere Bruno Contrada. La nuova testimonianza di vicinanza al “dottor morte” riprende d’altronde quella già fatta tempi addietro proprio da colui che “aveva in mano” i “personaggi importanti del nord” e che affermava, appunto, che Contrada non lo conosceva affatto
e che anzi Contrada gli dava pure la caccia e quindi non poteva certamente averlo incontrato. Questa era la parola mica di quegli “infami” di pentiti, bensì di quel Toto Riina che lo ha sempre detto: Cosa Nostra non esiste e lui comunque non ne ha mai saputo nulla! A quando le nuove dichiarazioni pro Contrada da parte di Marcello Dell’Utri e Giulio Andreotti ed una revisione processuale da parte del giudice Carnevale, l’ammazzasentenze?
Attendiamo fiduciosi, chissà che Porta Porta non ce ne mostri un’anteprima!

PS

Sembra proprio che qualcuno non abbiano apprezzato le pubblicazioni che abbiamo fatto, tutte riportate con esclusiva attinenza ai fatti. Siamo contenti perché significa che abbiamo, ancora una volta, imboccato la strada giusta! Alla campagna di disinformazione e di revisionismo in atto – e che non riguarda solo Bruno Contrada! - noi continueremo a rispondere parlando dei fatti, degli elementi accertati, dei documenti ufficiali e delle sentenze. Se a qualcuno non va, se ne faccia una ragione! Anche l'avvocato "un po’ così" dovrebbe farsi una ragione e non minacciare querela a Marco Travaglio. Difendere Bruno Contrada, come i Santapaola o altri boss mafiosi di Cosa Nostra, o chi è agli arresti per l'omicidio Raciti, come anche la 'missione' di voler combattere il "pentitismo" ed i "maxiprocessi", sono certamente una libera scelta personale e professionale - per noi eticamente disdicevole -, ma almeno la decenza di non accusare o cercare di intimidire chi in Italia fa corretta informazione. Le cronache narrano che l’Avvocato Giuseppe Lipera strinse pubblicamente la mano a Nitto Santapaola. Marco Travaglio ha stretto più volte la mano a magistrati, come GianCarlo Caselli ad esempio, che hanno sempre combattuto Cosa Nostra ed i suoi legami con pezzi dello Stato.
Che sia per questa differente scelta che il Lipera non apprezza?

 

Tags: bruno contrada, avvocato, lipera, contrada

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