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Grandi sconti in Commissione Antimafia

La Commissione Antimafia, con Pisanu, continua a fare sconti alla politica
Beppe Pisanu, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, presenta la lista di "45 indegni" eletti alle ultime regionali ed amministrative secondo il Codice di Autoregolamentazione della Commissione Antimafia ed afferma "come si sono inabissate le cosche si sono inabissate anche le loro relazioni con i mondi della politica e degli affari".

Il problema è che sono insabbiate perché non le si vuole vedere e perché la politica continua a coprire i rapporti e le contiguità tra mafia e politica, così come quelle permeabilità delle Istituzioni, a partire proprio dagli Enti Locali, che aprono la strada ad infiltrazioni, condizionamento e voto di scambio.

Scorrendo la lista di questi 45 "indegni" si scopre che le omissioni della Commissione sono pesanti. Prima di tutto perché sono stati omesse tanti e tanti eletti che, stando a quanto contenuto nel Codice di Autoregolamentazione, sono da considerarsi "indegni" ma sono svaniti...



Alcuni avevano tuonato dopo i primi nominativi pubblicati nei mesi scorsi... Uno di questi aveva anche annunciato di voler procedere contro il Presidente della Commissione se il suo nome fosse rimasto nella lista ed adesso da quella lista è svanito.

Altri, su cui le risultanze dei fatti (che la politica dovrebbe guardare ed affrontare indipendentemente dalla magistratura) inequivocabilmente contigui con le cosche, non sono stati nemmeno presi in considerazione, mentre altri, addirittura finiti agli arresti o candidatisi alle Regionali dopo la decadenza per infiltrazioni mafiose del Comune che reggevano da Sindaco, sono stati d'ufficio "condonati".

Ed è poi grave che la Commissione affermi che ci sono stati Prefetti reticenti che hanno nascosto i dati con la scusa della "privacy". E' grave perché quando si muove una accusa la Commissione Antimafia deve avere il coraggio di dire quali Prefetti hanno avuto questo atteggiamento, indicandoli per nome, cognome e ruolo. (A proposito: la Commissione Antimafia e Pisanu come mai non hanno "preteso" che il Ministero dell'Interno intervenisse sui Prefetti che non intendono inviare Commissioni d'Accesso in quei Comuni del nord dove con le recenti indagini e Operazioni della DDA di Milano e Reggio Calabria si è evidenziato esserci un pesante condizionamento della 'Ndrangheta?)

Questa lista [doc. 1 - doc. 2 - doc. 3] è quindi fuorviante perché parziale, molto parziale... come afferma la Commissione stessa. Ed allora che senso ha? Forse semplicemente per dare la parvenza di un "controllo" che invece, nella realtà, non esiste... e diffondere, quindi, la percezione di un rigore che invece non c'è.

Ma, in fondo, cosa ci si poteva aspettare da una Commissione Antimafia che fonda la sua analisi sulle collusioni mafia-politica sui procedimenti giudiziari, facendo la "finta tonta" perché, come sappiamo, ci sono elementi che indicano le contiguità ed anche il voto di scambio che, ad oggi, non costituiscono reato e quindi non rientrano nei procedimenti giudiziari.
E' chiaro che finchè il rapporto mafia-politica si affronta nel semplice aspetto "penale" non si raggiungeranno risultati di contrasto efficaci, perché il problema non è quello dei condannati o indagati, bensì più ampio e articolato in quanto centrato, sempre di più, su "insospettabili" dalla fedina penale immacolata!

Ed allora oltre ai Prefetti - a partire ad esempio da quelli lombardi che la mafia, come abbia detto più volte, non la vedono - bisogna dire che, ancora una volta, è la stessa Commissione Antimafia che compie gravi omissioni e rinuncia totalmente alle valutazioni politiche, sulle responsabilità politiche, nascondendosi dietro alle sole risultanze dell'azione della magistratura.

D'altronde cosa ci si può aspettare da una Commissione che non ha voluto, nella precedente legislatura, affrontare il suo più pesante conflitto di interessi della storia, quale era quello dell'appartenenza alla Commissione di Maria Grazia Laganà ved. Fortugno? E la nuova Commissione, quella in carica, presieduta da Pisanu, ha forse affrontato la vergognosa pagina delle rivelazioni ad indagati della DDA di Reggio Calabria (nonché soggetti al controllo di una Commissione di Accesso) da parte di due parlamentari della Commissione durante la precedente legislatura?

Per rinfrescare la memoria era proprio dalla Commissione Antimafia, infatti, che l'allora sindaco di Gioia Tauro, Dal Torrione (che con la sua Amministrazione agiva nell'interesse del clan dei PIROMALLI), riceveva informazioni... come si legge - e con questo chiudiamo - in un'informativa dello SCO di Reggio Calabria e del Commissariato di Gioia Tauro alla DDA di Reggio Calabria, 4 marzo 2008:

"Per quanto riguarda il Sindaco DAL TORRIONE si rappresenta che esso sta cercando di avere contatti istituzionali sia con l'Onorevole TASSONE che con l'Onorevole LAGANA' entrambi componenti della Commissione Antimafia. Infatti in data 28.02.2008 il DAL TORRIONE nella città di Roma, ove si è recato anche per essere sottoposto ad una visita di controllo incontra separatamente entrambi per come sotto rilevato nel corso del servizio tecnico.

Si evidenzia inoltre che lo stesso in data 21.02.2008 è stato notiziato da una persona di nome Fabio, componente della segreteria politica dell'Onorevole della proroga della Commissione d'Accesso. Il Fabio rappresenta anche in interesse a far rientrare nella giunta tale Nicola che potrebbe identificarsi in ZAGARELLA Nicola in altri atti generalizzato. Il DAL TORRIONE riferisce che in questo momento non era il caso.

TELEFONATA entrante sul numero di DAL TORRIONE dall'utenza intestata a LAGANA' FORTUGNO Maria Grazia del 21.02.2008 alle ore 10.40.30
Fabio chiama il sindaco Dal Torrione Giorgio per dirgli che ha avuto la notizia della proroga firmata ieri sera anche se non sa per quanti altri giorni, che bisogna stare con gli occhi aperti ma che comunque è un dato positivo altrimenti avrebbero già chiuso il discorso. Il sindaco commenta:" se no ci avrebbero fatto il culo a cappello di prete!". Fabio continua il discorso sulle vicende che riguardano il sindaco e che sta seguendo tramite giornali. Fabio chiede dello scioglimento della giunta e se non sarebbe bastato che si dimettesse il personaggio equivoco. Dal Torrione risponde che questo soggetto non si è dimesso e lui ha dovuto azzerare la giunta anche per dare un segnale di trasparenza. L'intenzione del sindaco è di mettere su una giunta di transizione composta da tecnici esterni. Fabio chiede di Nicola, Dal Torrione risponde che deve aspettare che si chiarisca il problema prima di farlo rientrare.

N.B. Il numero dal quale chiama Fabio risulta intestato all'On. M.Grazia FORTUGNO LAGANA'.

TELEFONATA entrante sul numero di DAL TORRIONE dall'utenza intestata a GIOFRE' Maria Francesca del 27.02.2008 alle ore 21.58.41
Giorgio con Sergio, al quale dice di essere in albergo e che sono arrivati alle 20.00 precise. Domani Giorgio vedrà TASSONE e dopo domani andrà al controllo.

TELEFONATA USCENTE dal numero di DAL TORRIONE verso l'utenza 347/4515*** del 28.02.2008 alle ore 11.49.54
Giorgio con Nicola, questi commenta gli articoli apparsi su Calabria Ora e il Quotidiano. Giorgio chiede se la LAGANA' è a Roma, Nicola risponde di si e che lei lo chiamerà per mettersi d'accordo dove si dovranno incontrare.
Si rappresenta che l'ex Assessore del Comune di Gioia Tauro Nicola Zagarella era nella segreteria politica dell'Onorevole Fortugno e pubblicamente ha fatto sempre rilevare la sua "amicizia" con l'onorevole Laganà.

Progr. N° 236 del 28/02/08 ore 11:56 in entrata da utenza intestata a LAGANA' FORTUGNO on. Maria Grazia verso utenza in uso a DAL TORRIONE Giorgio.

Giorgio con Fabio, questi gli dice che lei ha il telefono spento, appena lui riuscirà a rintracciarla farà chiamare Giorgio

TELEFONATA entrante sul numero di DAL TORRIONE dall'utenza intestata a LAGANA' FORTUGNO Maria Grazia del 28.02.2008 alle ore 14.29.03

Giorgio con Fabio, questi gli dice che la LAGANA' lo aspetta alle 16.00 in via Pozzetto n. 105

TELEFONATA uscente dal numero di DAL TORRIONE verso il numero di intestato a TASSONE Mario in data 25.02.2008 alle ore 16.33.18

Giorgio con Mario. Questi si trova a Roma. Giorgio salirà a Roma mercoledì, Mario gli dice che appena lui salirà a Roma vuole essere chiamato in modo che si vedranno e parleranno di queste vicende politiche che hanno colpito il loro paese, Giorgio gli dice che salirà un promemoria e glielo farà leggere

Progr. N° 683 del 27/02/08 ore 09:39 in uscita da utenza in uso a DAL TORRIONE Giorgio verso utenza in uso a TASSONE Mario

Giorgio con Mario, al quale dice che arriverà a Roma stasera, quindi si vedranno a Roma domani mattina. Discutono di politica e di fuga dei malati.

Progr. N° 730 del 28/02/08 ore 08:54 in uscita da utenza in uso a DAL TORRIONE Giorgio verso utenza in uso a TASSONE Mario

Giorgio con Mario, al quale dice che si trova nei pressi di Piazza di Spagna. si vedranno verso le 10.30 in quanto Mario è fuori zona

TELEFONATA uscente dal numero di DAL TORRIONE verso il numero di intestato a TASSONE Mario, in data 28.02.2008 alle ore 10.32.37
Giorgio con Mario, al quale dice di essere arrivato, Mario gli dice di salire nel suo ufficio

TELEFONATA uscente dal numero di DAL TORRIONE all'utenza intestata a GIOFRE' Maria Francesca del 28.02.2008 alle ore 19.24.46
Giorgio con Sergio. Dopo Anna con Sergio, gli dice che il padre è stato prima con TASSONE e dopo con la FORTUGNO, e che entrambi gli hanno detto la stessa cosa, è partito tutto da quella cosa. Hanno rimandato tutto a dopo le elezione. Anna dice a Sergio che TASSONE non ha accettato, dopo gli dirà

Si rappresenta che dalle conversazioni è emerso che già precedentemente all'incontro romano il Dal Torrione ha incontrato l'Onorevole Tassone e precisamente in data 27 gennaio del c.a.


Progr. N° 219 del 27/01/08 ore 12:13 in entrata da utenza 320/4366624 in uso ad Anna (moglie di Dal Torrione) verso 320/4332353 in uso a DAL TORRIONE Giorgio.

Anna chiama il marito Giorgio, conversazione famigliare. Anna gli chiede se ha visto TASSONE, Giorgio risponde che lo vedrà stasera.

Progr. N° 222 del 27/01/08 ore 16:19 in entrata da utenza in uso ad Anna (moglie di Dal Torrione) verso in uso a DAL TORRIONE Giorgio.

Dal Torrione chiama Anna e le dice che sta tornando, è a Vibo e si vedranno tra mezz'ora. Anna gli chiede se si è visto con TASSONE ricevendo risposta affermativa.

Altresì emerge che il DAL TORRIONE intrattiene rapporti sia con l' On. LAGANA', che con l'Onorevole Pietro FUDA, nei cui confronti manifesta la propria disponibilità...".


PS
A Pisanu ed alla Commissione Antimafia ancora una volta è mancato il coraggio di compiere un analisi seria, rigorosa e complessiva... Nulla di nuovo, come abbiamo cercato di rendere chiaro... e nulla di nuovo nemmeno per Pisanu che, da Ministro dell'Interno, non volle rendere pubblica, prima delle elezioni politiche del 2006, la Relazione della Commissione d'Accesso alla Asl di Locri, sulla cui base si era sciolta e commissariata per mafia quella Azienda Sanitaria, che sarebbe servita per capire molte cose sulla vicenda dell'omicidio Fortugno e sui contatti e legami della LAGANA' (e FORTUGNO)!

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