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Bloccato l'iter della grazia a Contrada

ITER BLOCCATO!!! Il Presidente della Repubblica ferma l'iter per la grazia
rassegna dal web Repubblica.it - Corriere.it

NOTA STAMPA dell'Ufficio di Presidenza

La mobilitazione della società civile e dei familiari delle vittime delle mafie, ha bloccato un'iniziativa scellerata ed inquietante quale l'avvio dell'iter per la grazia a Bruno Contrada...

Le sentenze di condanna - che abbiamo pubblicato integralmente - dimostrano le gravissime responsabilità del condannato, senza margini di dubbio, mettendo in evidenza che gli elementi di prova a suo carico non sono stati solo le convergenti dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, bensì prove documentali e molteplici testimonianze di funzionari (fedeli) dello Stato e parenti delle vittime di Cosa Nostra. Inoltre non possono essere ignorati gli elementi processuali sulla strage di Via D'Amelio: la centralità del Castello Uvteggio, struttura del Sisde, di cui responsabile era proprio Contrada, smantellata pochi giorni dopo la strage, e le telefonate - 80 secondi dopo la Strage - tra un utenza clonata intestata a Paolo Borsellino ed un utenza di Contrada, proprio da quel Castello da cui probabilmente è stato azionato il telecomando dell’attentato a Paolo Borsellino.
Il Giudice di Sorveglianza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, inoltre, alla luce degli accertamenti clinici ha rigettato le istanze di deferimento della pena in quanto, come si era evidenziato, i “gravissimi” motivi di salute addotti da Contrada consistevano nelle conseguenze del digiuno volontario avviato dallo stesso Contrada, tanto che a seguito del trasferimento in Ospedale il detenuto voleva tornare in carcere. L’iniziativa di Contrada e del suo legale, Giuseppe Lipera, era chiaramente volta a colpire e delegittimare il potere giudiziario, avviando un’azione di disinformazione palese e devastante finalizzata al revisionismo su Cosa Nostra e le collusioni tra pezzi dello Stato e mafia, in particolare nel periodo della stagione stragista. Anziché riconoscere le sue colpe e dire tutto quello che sapeva, ancora una volta si è scagliato contro lo Stato.
Per questo non potevamo che affermare che ogni ipotesi di grazia per condannati di mafia, di concorso esterno e collusione con le mafie, rappresentava un segnale devastante e vergognoso oltre che un indebolimento ulteriore della credibilità dello Stato in questa “guerra” alle mafie ed alla cultura mafiosa che purtroppo è stata sempre più delegata al solo contrasto giudiziario e della società civile. Speriamo che l’accoglimento, da parte del Presidente della Repubblica, della richiesta della Lettera-Appello e del sentimento corale dei familiari delle vittime, segni un cambiamento di rotta. Certo è che noi andiamo avanti perché la mafia non va solo combattuta ma occorre sconfiggerla! La mobilitazione civile, come si è dimostrato, è decisiva nella lotta per la Legalità, la Giustizia e la Verità in questo nostro "disgraziato" Paese, perchè non si piega a compromessi, equilibrismi, convenienze o connivenze di alcun tipo.

L'Ufficio di Presidenza
C.Abbondanza, S.Castiglion, E.D'Agostino

Tags: bruno contrada, contrada, stop, iter, grazia

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