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Qualche intercettazione dalla Tangentopoli fiorentina

Ecco qualche intercettazione... senza commenti, non servono... sono talmente spudorati che basta scorrerle...


Su CASTELLO...

Gianni Biagi: «...allora ... loro (Fondiaria ) vendono le aree a Regione e Provincia... e in cambio noi... gli si considerano le quote dell´edilizia nuova di Provincia e scuole nel computo complessivo... o  meglio gli si aumenta l´edificabilità pubblica di 65000 mq.. cioè  praticamente gli si lascia inalterata la loro quota di edilizia privata... vabbene?».


l'Alberto Formigli29 gennaio 2008 Alberto Formigli e Biagi

Alberto Formigli: «scusa tutta questa roba dove la mettono?»
Biagi: «Non ci sono problemi Alberto, ci sta... lì ce ne entra anche di più non è quello... abbiamo già fatto tutte le verifiche, ci sta tranquillamente».
Formigli: «Ricordati che io voglio 10 ettari...no, dieci... ho detto bene dieci ettari... sì».
Biagi: «Quello si vede dopo raga... sennò. Il problema è che lì c´è una questione collegata... perché con gli oneri di urbanizzazione che si è aumentato loro ci fanno anche il parco... tutto... se poi noi gli si dice da una parte il parco non ce lo fate, datecelo ci si fa case, si discuterà dopo... io questa cosa non la vorrei mettere nella discussione perché sennò si riblocca tutto un´altra volta».
Formigli: «Ma perché scusa...»
Biagi: «Perché se tu vuoi invece del parco farci le case bisogna cambiare la convenzione... Perché loro te lo cedono come parco, mica per farci case...».


« il piano di edilizia privata cui tende il gruppo Ligresti».

Di Benedetto: «...allora Gianni aveva preso la decisione di andare a trovare Ligresti... ieri...».
Bottinelli: «me lo ha detto, però non è potuto andare».
Di Benedetto: «Mi ha fatto lavorare in questi giorni che sono quello che sono... Mezza giornata per preparare un promemoria»
Bottinelli: «Gli devi preparare il copione...».
Di Benedetto: «No, il tempo è galantuomo».
Bottinelli: «Altroché...».
Di Benedetto: «Gianni è ritornato a rivolgersi».
Bottinelli: «Eh, ovviamente...».
Di Benedetto: «...a chi gli sa dire qualcosa...».
Bottinelli: «Da chi gli può risolvere un problema, è evidente».
Di Benedetto: «Ma non su questo, in generale».
Bottinelli: «Non è che questi lo fanno per un atto di generosità».
Di Benedetto: «No, no, assolutamente».
Bottinelli: «...perché serve».
Di Benedetto: «... comunque la situazione ovviamente è ridicola».
Bottinelli: «Secondo me lui non la recupera più eh».
Di Benedetto: «.. no lui... non può essere lui a recuperarla».
Bottinelli: «Bravo esattamente, infatti per certi versi lo stimo ma
Di Benedetto: «è una conclusione ovvia».
Bottinelli: «Lui non può più».
Di Benedetto: «Lui si è giocato per niente, veramente per .... un´elemosina delle posizioni molto forti che poteva avere».
Bottinelli: «sicuramente».
Di Benedetto: «Dio buono, non può suggerire lui a Ligresti...»
Bottinelli: «la funzione»
Di Benedetto: «l´architetto a cui... dai! L´architetto a cui far progettare una cosa senza sapere se una cosa si può fare».
Bottinelli: «Bravo... ed ormai non puoi più rimontare».
Di Benedetto: «Ma qui ormai ci vuole il nuovo assessore per recuperare qualcosa».
Bottinelli: «Credo anche io perché anche al sindaco non gliene frega niente».


il Biagi GianniIl 19 febbraio 2008 Fabrizio Bartaloni (Consorzio Etruria) chiama Biagi per il bando di Castello.

Bartaloni: ciao Gianni, io ho ancora quel problema della Provincia di Firenze»
Biagi: «Ricordamelo perché non me lo ricordo».
Bartaloni: «la questione della sede della Provincia, il bando già fatto».
Biagi: «Ah senti..»
Bartaloni: «perché è ovvio che Fintecna non è disponibile e insomma noi.-..»
Biagi: «ma guarda hai visto la Repubblica di domenica dove c´era un accenno al fatto che Ligresti è disponibile a vendere».
Bartaloni: «sì sì».
Biagi: «e che noi ora stiamo cercando di convincere... la Regione ci ha già scritto che è disponibile a comprare».
Bartaloni: mmh».
Biagi: «ora dobbiamo parlare con...».
Bartaloni: «cioè comprano l´area e poi fanno le gare..».
Biagi: «esattamente».
Bartaloni: «ah e va bene...».
Biagi: «siccome il prezzo di esproprio è stato ormai equiparato al prezzo di vendita»
Bartaloni: «sì è il 75%».
Biagi: «no no, la finanziaria di quest´anno dice esplicitamente che ormai il prezzo di esproprio è uguale al prezzo di vendita punto... e quindi a questo punto non c´è più differenza tra espropriare e comprare... a questo punto abbiamo proposto a Ligresti di vendere le are per fare le a Regione»
Bartaloni: «Certo».
Biagi: «...e la Provincia. E lui è disponibile a venderle... la Regione si è già dichiarata disponibile a comprarle perché tanto spenderebbe uguale».
Bartaloni: «Ma... e... questi della Provincia riesci a bloccarli te?»
Biagi: «Sì, io penso proprio di sì».


Biagi e Giornalista di Repubblica 16 febbraio 

Giornalista: «Allora accettata la gara Ligresti»
Biagi: «Non è che accetta.,.. si è dichiarato disponibile a trattare l´operazione,, perché chi ti ha dato questa notizia. via raccontami cosa sai? cosa vuoi scrivere? te l´ha detta il buon Renzi?»
Giornalista: «No no, che Renzi...»
Biagi: «Questa cosa deve uscire bene perchè è importante... quindi non può essere sputtanata per il volere di qualche testa di cazzo che ti passa mezza  notizia... oggi si parla di tram... è inutile mettere in mezzo altre cose,.. bisogna chiarirsi un attimo perché c´è una reale possibilità di chiedere la vicenda in ,do tranquillo per tutti»
Giornalista: «Non è vero, lui ha detto di essere disponibile, ti dà i  terreni gratis?»
Biagi: «Non è proprio così ... è più semplice ma anche più... diretta. quindi nhoisogna fare un ragionamento perché... è vero che c´è stato un passo avanti, c´è una disponibilità nuova di Fondiaria e sta nel realizzare... cioè nel consentire,.. nel mettere a disposizione nelle forme di legge ... i terreni a coloro che vogliono intervenire e quindi lui si tura fuori dalla costruzione dei due edifici della Regione e della Provincia».
Giornalista: «Ma Renzi ha in corso l´avviso per la nuova sede di Provincia, ha già avviato una gara per reperire sul mercato la nuova sede»
Biagi: «Il Renzi fa quello che vuole, io penso che lui ha firmato un documento... che ora faccia un avviso è un po´ particolare...».

Il 20 febbraio Biagi parla con Rapidsarsa: «La mia paura... è e io ho detto ai miei che nessuno deve fiatare... è che non voglio bruciare ?sta cosa... perché questa, questa è l´ultima spiaggia... tra me e te capisci...»

Biagi informa Rapisarda che fornirà solo la notizia che la Regione si è data disponibile ad acquistare le aree. Renzi però fa resistenza: «mio sembra che lui sia fermo sulle sue... non mi ha dato aperture per niente, per niente. mi ha detto parliamone... perché non so adesso, guarda, io non gli ho assolutamente detto e non gliela dico la storia... che c´è già quell´altra lettera».
Biagi
"ho parlato con Giorgetti" "Gioco molto astuto, sulle aree residue ci fa le case per la Regione"


BIAGI
: "Ti confermo che la regione lunedì manderà una lettera al sindaco con la quale dice che loro sono disponibili ad acquistare il terreno se Ligresti glielo vende (!) poi loro ci chiedono nel frattempo di andare al Meyer. Si dirà di sì però l'importante è che loro ci scrivano".
BOTTINELLI (presidente del Consorzio Castello): "Prima delle elezioni  bisogna chiuderla positivamente...Io venerdì sono a Milano e voglio portare la notizia dicendo 'voi fra un mese potete iniziare non rompete più i coglioni'".
BIAGI: "Allora, per evitare questo fai in modo che questa cosa sia finta e  che nessuno presenti le domande ocomunque se le presentano voi non le prendete in considerazione perché voi dovete andare a Castello questo è  stato deciso".
BIAGI: "Qualora la provincia decida di abbandonare la soluzione Castello e  si voglia avvalere di immobili da reperire sul mercato, non sarà facile  ottenere dal Comune la variazione della destinazione d'uso che è di  competenza del mio assessorato...perché io sono stato anche troppo zitto su questa cosa. Ora comincio ad essere un po' incazzato".
 

Conversazione su Ligresti


SAVI
: "Bisogna che Ligresti e compagnia si convincano che il loro atteggiamento di dire 'va bene ma questo appunto non è importante' poi alla fine non è che sia stato positivo per nessuno".
BIAGI: "Lo so, ma ti posso dire una cosa? Se avessero capito questo e si fossero mossi anche sul altri piani non sarebbero Ligresti (ride)".
SAVI: "Sì però bisogna subire questo oscurantismo criminale...adesso non voglio dire parole grosse»".


Colloquio tra Rapisarda e Giombini


RAPISARDA: "Quando vieni brindiamo io e te".
GIOMBINI: "Volentieri".
RAPISARDA: "Ce la stiamo mettendo tutta".
GIOMBINI: "Solo noi esatto?"
RAPISARDA: "Solo noi...perché...una curiosità che volevo chiedere a te...è solo una curiosità...ma come mai si è perso un mese per fare le gare per le opere di urbanizzazione delle imprese e poi all'ultimo momento è arrivata la Baldassini e Tognozzi?".
GIOMBINI: "Vogliamo parlerne a quattr'occhi? E' forse opportuno che ci parliamo...anche di tutto il resto...io e te".

Conversazione tra Savi e Sergio Brenna, urbanista al Politecnico di Milano.

SAVI: "Dunque la nostra posizione...dico nostra perché sono quelle due o tre  persone che stanno lavorando, ma soprattutto l'assessore (Biagi ndr) perché  lui ha accesso alle sedi importanti è questa...è un gioco molto astuto  perché le aree residue lui (Ligresti ndr) ci fa le sue casacce e le vende  agli impiegati che vengono da tutta la Regione che sono 4500...quindi...lui  va tranquillo anche in un posto in cui nonostante il parco che gli abbiamo  imposto dal momento che c'era nella convenzione...pensa poi di poter andare  tranquillo con questi edifici che sono i suoi edifici per antonomasia".


il Lorenzo DomeniciDomenci e Biagi circa Castello

DOMENICI:  "Smitizzare l'idea del parco e dire che quindi questo è tutto contro una certa sinistra eccetera eccetera e dire che fare il parco non è che sia di per sé una garanzia e può essere molto meglio farci quello che ha proposto ieri Della Valle".
BIAGI: "Sì, tieni conto comunque Leonardo che lì c'è come t'ho scritto in quella nota un problema...cioè tutto quello che è previsto nel progetto Della Valle più tutto quello che c'è nel Piano di Castello non ci sta"...
DOMENICI: "Bisogna cioè diciamo cominciare a ragionare come se si potesse fare senza Ligresti e poi vedere effettivamente se...".
BIAGI: "Sì, anche se però tu sai che questo non è possibile..."


21 agosto 2008 si decide la partecipazione di Fondiaria alla realizzazione dell´opuscolo con il regolamento di polizia municipale.


Gril Graziano Cioniaziano Cioni: «Duecentomila nuclei familiari devono ricevere a casa il regolamento di polizia municipale? quello contro il degrado? contro? insomma una cosa seria? una cosa per la tutela e il decoro di Firenze? che poi sono i cavalli di battaglia che ho scelto io? si può contare su di voi per un po´?».
Fausto Rapisarda: «Sì, per un po´, sì poi mi dici? »».>
Rapisarda: «Graziano? ma quant´è il costo totale?».
Cioni: «? eh, il costo totale è una cifra esagerata? lascialo fare? il costo totale è una cifra
esagerata perché mi ci vuole? solamente di posta? centomila euro? quindi il costo totale lascialo fare? poi c´ho la stampa? eh? i grafici».
Rapisarda: «?certo, certo? dimmi tu? Graziano».
Cioni: «? no no no? dimmelo te? io non ti voglio mettere in difficoltà? perché questo non ti deve mettere in difficoltà?».
Rapisarda: «? no pensa? così su due piedi (ride)? capisci non? eh? questo nella? ti dico sicuramente sì, questo sì».
Cioni. «? sì ma te hai una tua autonomia piccola? no?».
Rapisarda: «? sì».
Cioni: «Questa autonomia piccola quant´è?».
Rapisarda: «? 20? 30?».
Cioni: «?30! ... aggiudicato vai!! ? gli altri li trovo io?». : «io sono a lavorare? come sempre? per voi».

«La mia paura è di guastare un rapporto che ho costruito in 5 anni? capisce?», dice Rapisarda a Berdondini il 28 agosto. «Un rapporto che ha dato i suoi frutti? su questo non c´è dubbio?», dice ancora l´avvocato.

Alla fine i 30 mila euro vengono dati.

Cioni
: «? ti dico, siamo ad aprile? ricordati del ragazzo». Entra dunque nell´indagine la figura di (Emiliano Cioni figlio) . Rapisarda si informa in azienda sulla sua situazione.

Il 29 telefona a Domenico Castelli di Fondiaria per Rapisarda: «il figlio di quel mio amico? poi lei? ha insomma.. gli ha dato il premio? cos´è che mi diceva lei...».
Castelli: «? no glielo diamo appena partiamo con gli altri perché non becca niente nessuno».

Il 10 luglio un´altra conversazione.
Castelli: «Volevo dire? allora per Cioni».
Rapisarda
: «ah?».
Castelli: «Siccome già prende una sbaraccata di soldi? avevo pensato ad una unatantum».
 
Cioni chiama Rapisarda per ´installazione di una parabola.
Cioni: «ascolta? per salire sul tetto a chi si deve rivolgere per mettere Sky?».
Rapisarda: «?ci penso io?. adesso chiamo subito i miei».
Rapisarda: «? va bè ragioniere non facciamo i fiscali? Sia gentile? se non era importante non gli rompevo l´anima? ma lei sa quant´è importante?».

«Con te s´è fatto un patto d´onore... e te ti sei comportata da serpentello».

 Il 16 settembre Cioni viene a saperlo, la chiama  «A me mi hai fatto uno sgarbo forte! Ascoltami, io mi posso ritirare, poso andare alle elezioni, posso vincere, posso perdere, ma la gente che è stata con me... e poi se ne scorda... mi fa incazzare... mi fa incazzare... mi fa incazzare, capito?... tu avevi mille motivi per dire "io do una mano a Cioni", e tu li sai tutti questi motivi, vero? Allora è bene che te ne ricordi... ma che mi prendi per il c...?».


«Graziano, io te lo avevo detto però che non condividevo il fatto che tu ti candidassi a sindaco», prova a ribattere Sonia, assicurando: «Sarò solo io a fare questa scelta... le mie truppe però non si muovono». «Una sega, ciao Sonia»,

Chiama Marco Bassilichi: «Mi pare che te l´ho presentata io... non la voglio più vedere... la ritengo una fedifraga... non mi fido più... per me la mia porta per lei è chiusa... questo mi pare pacifico... e tutte le porte che le posso chiudere gliele chiudo... perché è un tradimento».

Bassilichi : «Si sarebbe sparata in testa per te». «Quando ti ho presentato lei  avevo da mettere a lavorare mia moglie... ma perché scelgo lei? perché è della squadra, della famiglia!... ma se la famiglia poi mi va in c...» «Qualsiasi cosa, io sono qui a disposizione», assicura Bassilichi.

il Matteo RenziCioni chiama Matteo Renzi,  «All´Isolotto ci s´ha una fedifraga. La Sonia Innocenti: sta con Pistelli». «Quanti voti sposta?»,Pochi, secondo Cioni: «Ma questo voltaspalle lo deve pagare». «Quando tu vedi Marco Bassilichi tu gli dici anche te qualcosa... l´ha messa ai rapporti con la pubblica amministrazione... la mia porta la trova chiusa oggi, domani e domani l´altro».

17 settembre, Renzi richiama Cioni: «Ascolta due cose al volo: alla Sonia quel messaggio che mi avevi detto ieri gliel´ho fatto dare in modo molto brutale». «A chi l´hai dato?», chiede Cioni.
Renzi: «Al suo capo... e a voce tramite Filippo Vannoni, che me l´ha portata a pranzo una settimana fa».: «O vinco io o vince Renzi e va bene... o vince la Lastri e è un disastro... o vince Pistelli ed è un´epoca secondo me di quelle micidiali... quindi bisogna che si corra tutti e due, Renzi e io: se vince lui gli fo da vicesindaco, se vinco io fa il vicesindaco lui».

 

 

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