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Ad un "Movimento" politico nazionale serve abbandonare la "genericità" dei contenuti...

Grillo presenta il M5SQuando si tratta di fare una battuta, o anche sollevare un problema reale, macroscopico, quale quello dei condannati, indagati ed imputati in Parlamento, una generalizzazione, ad un comico impegnato si può concedere. Questi indica e solleva un problema generalizzando, ma pone un problema reale su cui occorre prima di tutto che il Paese sappia e quindi che poi rifletta e provveda.

Una cosa diversa è quando il comico impegnato – o chiunque altro – promuove un movimento politico che si candida ad assemblee legislative (a partire dalle elezioni regionale del 2010 e, come annunciato, alle prossime politiche per il Parlamento). Qui non si è più in una sede di protesta, bensì ci si candida ad assemblee legislative, fulcro del Potere, che condizionano la vita delle persone. Qui non si può generalizzare, bisogna essere precisi.
Se anche su questo livello si generalizza allora sorge un problema serio che deve indurci preoccupazione...

Beppe Grillo ha annunciato ieri che promuove il Movimento di Liberazione Nazionale, ovvero il “Movimento a 5 stelle” per le prossime elezioni regionali e nazionali. Sul programma è stato generico, in alcuni casi contraddittorio... Su tutto ha presentato un programma di Governo per il Paese, non per le Regioni (con competenze specifiche e poteri specifici). Ma questo ci può anche stare... diciamo che Grillo ha voluto dare un quadro generale di contenuti. Il problema sorge quando questi contenuti sono contraddittori. Vediamo due esempi.

Grillo sintetizza nella carta fondamentale di Firenze – quella delle liste civiche per i comuni a 5 stelle – la questione rifiuti con “Rifiuti Zero”. Ma poi quello che propone non è affatto la strategia promossa e perseguita da Paul Connett e dalla rete Rifiuti Zero. Esempio chiarissimo è la proposta nel capitolo “Energia” del programma lanciato da Grillo, quando si dice “incentivazione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici”... questo è non è affatto Rifiuti Zero. E non è un caso che proprio su questo tema dei rifiuti buon parte dei movimenti (associazioni, comitati, coordinamenti) italiani, a partire dalla Campania, abbia richiesto da tempo a Grillo di chiarire da che parte sta (e purtroppo si sono visti la loro lettera aperta restare inesorabilmente senza risposta alcuna). Dire, di nuovo, nel capitolo "salute" semplicemente 'eliminazione degli inceneritori' non è sufficiente, oggi esistono impianti altamente pericolosi che non sono etichettabili agli inceneritori (vedere, un esempio su tutti, le torce al plasma).

Grillo parla di Legalità, lotta alla mafie ed alla corruzione, ma non avanza mezza proposta in merito. Già nella “Carta di Firenze” aveva omesso di indicare questo come uno dei punti fondamentali, adesso nel promuovere un programma con le proposte fondamenti per il governo del Paese e delle Regioni, l'assenza totale è non più un fatto grave, ma gravissimo! Infatti le Regioni, sia per la concessione dell'erogazione dei finanziamenti europei, dei fondi per la formazione, la gestione della politica sanitaria, le infrastrutture, l'urbanistica, così come i piani energetici e le politiche sui rifiuti, sono uno dei fulcri di potere decisionale e vincolante (anche per Comuni e Province, come per le Asl e le società pubbliche), oltre che essere direttamente il centro nevralgico delle nomine chiave per la gestione degli appalti e dei controlli. Il livello di corrutela sia nella parte burocratica degli Enti sia in quella politica è devastante e si concretizza per canali sempre più sofisticati rispetto al passato, non prevedere, non indicare nemmeno di passaggio questo come tema cardine è quindi davvero gravissimo e pesantemente contraddittorio con gli slogan proferiti a parole.

In ultimo la genericità e la generalizzazione raggiunge l'apice con la questione iscrizioni al “Movimento a cinque stelle”. Qui non ci sono divieti ad iscriversi, stando a quanto ha dichiarato, per iscritti, ad esempio, a logge massoniche... Non ci sono, rifacendoci ad una delle principali indicazioni date alla “politica” da Paolo Borsellino, divieti di iscrizione per coloro che, pur non avendo avuto condanne penali, sono chiaramente responsabili di rapporti di collusione, contiguità e complicità con esponenti di organizzazioni mafiose. In parallelo Grillo dichiara che non possono invece iscriversi al “Movimento” coloro che hanno condanne penali e pendenze penali in corso.

Tale generalizzazione è folle... e che lo sia è anche evidente perché con tale vincolo fa fuori, in un sol colpo, se stesso (condanna penale definitiva) e persino, per fare alcuni esempi, suoi amici come De Magistris, Travaglio (con pendenze penali in corso).

Infatti il non distinguere tra condanne penali per responsabilità dirette con quelle per responsabilità indirette, il non precisare, magari, l'incompatibilità per condanne penali relative a reati contro la pubblica amministrazione, associativi, contro il patrimonio, per truffa, corruzione, concussione e peculato, porta ad una generalizzazione su tutte le condanne penali e va, ad esempio, ad includere nell'incompatibilità anche chi magari ha preso una condanna per un blocco stradale effettuato con i movimenti No Tav o contro gli inceneritori. Ed ancora: chi, responsabile di reati gravissimi, per responsabilità accertate non viene condannato per la semplice sopravvenuta della prescrizione (Andreotti, Berlusconi per fare due esempi chiari), con tali regole illustrate da Grillo potrebbe tranquillamente iscriversi, mentre chi magari ha avuto una condanna perché, ipotesi, è un precario rimasto senza lavoro che ha "rubato" del cibo per far mangiare i suoi bambini, non potrebbe iscriversi al "Movimento".

Ancora più sconvolgente è poi il divieto generico per le “pendenze penali in corso”. Si ha idea di cosa questo principio, senza ridurlo ad alcuni ben definiti reati, comporti? Vediamo.
Prima di tutto per un movimento di rottura, che svolge buona parte della sua azione nel promuovere l'informazione, e che vede piovere, a seguito di querela di parte, decine di procedimenti per diffamazione sui suoi "militanti"; questo quindi comporta l'esclusione dal “movimento” di chi nelle varie città e regioni, essendo coloro che ci mettono la “firma” e la “faccia” nelle campagne informative, vengono sottoposti ad un procedimento penale per accertare se hanno o meno commesso il reato di diffamazione o altro.

Ulteriore esempio delle esclusioni “eccellenti” del “Movimento” sarebbero, di nuovo nel campo della generica “pendenza penale in corso”, tutti i protagonisti delle mobilitazioni contro, ad esempio, la Tav, gli inceneritori e via discorrendo che sono stati colpiti da avvisi di garanzia e rinvii a giudizio... Infatti, cosa che non si sa, e se la si sa la si dimentica in fretta, molte delle persone che hanno partecipato o promosso le mobilitazioni in Campania contro gli inceneritori e le discariche si sono visti appioppare denunce e procedimenti penali in corso per interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale ecc ecc, pur avendo promosso od avendo semplicemente partecipato a manifestazioni pacifiche, non violente e soprattutto sacrosante.

Questo è quanto, senza entrare nel particolare della scelta di candidare il "Movimento" con certezza solo in Emilia-Romagna e Piemonte e lasciando quindi senza presenze scomode le competizioni elettorali per le elezioni regionali dove il centro-sinistra (con l'IdV) si gioca la vittoria o la sconfitta su una manciata di voti... (vedi il caso della sua Liguria, e più in generale le drammatiche realtà della Campania o Calabria, per non parlare della Lombardia dell'immortale Formigoni).

Certamente qualcuno interpreterà questo come un attacco ad una speranza. Non lo è. E' una riflessione, un contributo alla riflessione che chiede chiarezza. Beppe Grillo nel momento in cui si assume la responsabilità di promuovere un “Movimento” su cui si attivano e attiveranno energie, risorse, tempo e capacità quei ragazzi e quelle ragazze, così come anche molti adulti, che vogliono fare qualcosa per le loro città e regioni, per il proprio Paese, non può permettersi di essere generico, superficiale... non è più nella veste di comico, bensì ha indossato quello di punto di riferimento di un movimento politico e quindi ha anche le responsabilità di essere chiaro, prima di tutto per e verso quelli che credono in quel “Movimento”, oltre che verso tutti coloro che il suo "Movimento" si candida a rappresentare.

Inoltre un "Movimento" che si propone di rappresentare i cittadini deve anche rispondere alle domande, anche a quelle scomode. Così deve fare anche e prima di tutto chi lo guida. E, quindi, per concludere, sarebbe non solo giunto il momento di dare risposta alla lettera su Rifiuti Zero che comitati e coordinamenti ti hanno inviato mesi or sono, ma anche che venga finalmente data una risposta, magari in contraddittorio come è stato richiesto pubblicamente, sulla questione del Microscopio che le persone avevano permesso di acquistare con le loro donazioni e sottoscrizioni, promosse proprio dal blog beppegrillo.it, per garantire le ricerche dell'equipe di Stefano Montanari e che invece sta per essergli sottratto.

 

 

Tags: contraddizioni, beppe grillo, movimento 5 stelle, 5 stelle, m5s, genericità

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