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Sito ex-Stoppani, serial killer sempre in azione

I crostoni di cromo... anche dove sorge il campetto da calcioQuando, dati alla mano, lanciammo l'allarme perché la perizia del Tribunale denunciava i livelli spaventosi di inquinamento di aria, terra ed acque (falda, torrenti e mare), ci hanno ignorati.
Quando, per mesi, abbiamo denunciato pubblicamente la continua strage degli innocenti e le farse delle "bonifiche" e della "messa in sicurezza", ci accusavano di mentire e fare terrorismo.
Quando siamo andati, a tutte le assemblee pubbliche del farsesco "percorso partecipativo" ponendo domande precise e esigendo soluzioni, i responsabili pubblici (i sindaci Gambino di Arenzano e Zanetti di Cogoleto, con l'assessore regionale all'ambiente (sic!) Zunino e la vice-commissaria alla bonifica Brescianini) si sono dati alla latitanza e facevano sapere dalle loro truppe cammellate di consiglieri, assessori e associazioni-colonizzate, che era tutto a posto con frasi del tipo "la bonifica prosegue bene", non ci sono rischi.
Noi li abbiamo accusati pubblicamente di spergiuro e di fottersene della salute dei cittadini e della salubrità dell'ambiente, dai terreni, alle acque dolci sino al mare ed al fondale del litorale di Arenzano e Cogoleto...


Abbiamo incontrato poi il Prefetto di Genova, Anna Maria Cancellieri, che qualcuno, nelle alte sfere, ha impedito venisse nominata commissario per la bonifica. Sappiamo che si è mossa e che ha chiesto rapporti quotidiani all'ente commissariale per bonifica. A quel punto non potevano più tacere e mentire e quindi le cose vengono a galla! Ormai l'argine di "propaganda" che proteggeva le false e rassicuranti dichiarazioni della Brescianini - voluta a quell'incarico da Claudio Burlando - con Regione, Provincia e Comuni di Arenzano e Cogoleto, crollava inesorabile anche grazie al fatto che dopo le nostre denunce pubbliche persino la testata regionale della Rai aveva messo il fiato sul cullo dei lavori alla Stoppani!

La Vice-Commissaria alla bonifica, Cecilia Brescianini, dopo mesi in cui "rassicurava" sull'avanzamento della "bonifica", a seguito del nostro video che la sbugiardava e dell'azione di controllo della Prefettura, ha dovuto correggere il tiro ed ora, a Il Secolo XIX, dichiara: "Bisogna essere chiari, ci sono state troppe strumentalizzazioni su questa vicenda", "... parlare di bonifica già partita è uno dei grandi equivoci che non consente di capire la realtà delle cose", "Siamo al 34-40 per cento della messa in sicurezza. La bonifica deve ancora partire ed è ancora tutto da progettare. Perché noi non sappiamo che cosa c'è veramente sotto gli impianti da demolire. E se non lo sappiamo, non possiamo nemmeno sapere come intervenire". La Brescianini poi annuncia che a fine anno non ci saranno più fondi per proseguire i lavori.

Ma non eravamo dei pazzi? Ma non abbiamo fatto "terrorismo"? Ma andiamo avanti.

Marco Menduni su Il Secolo XIX del 29 settembre 2009, ricorda un altro tassello su cui avevamo denunciato documentalmente i gravi e inquietanti ritardi. E' quello del litorale, della spiaggia di Cogoleto alla foce del Lerone. Scrive Menduni: " La cosiddetta spiaggia levante di Cogoleto nasconde, sotto la sabbia, i crostoni di cromo mai rimossi... la bonifica doveva iniziare nell'ottobre dell'anno passato e non è partita. Rimandata all'ottobre di quest'anno. Invece, ancora una volta, non se ne farà nulla".

Ancora una volta non avevamo purtroppo sbagliato. Ancora una volta le Istituzioni hanno preso i fondelli la comunità. Ancora una volta quella che è messa a rischio e compromessa pesantemente è la salute delle persone e la sicurezza dell'ambiente. Da tempo chiediamo che venga effettuata un'indagine epidemiologica sui lavoratori e sugli abitanti della zona di Arenzano e Cogoleto. Lo abbiamo chiesto con forza, l'assessore provinciale Briano agli incontri "estivi" al Muvita, si era presa impegno. Ancora nulla... le persone continuano ad ammalarsi e morire e le Istituzioni cosa fanno? Si rimpallano le responsabilità, si scaricano i barili sui colpevoli ritardi dei finanziamenti necessari ad una effettiva messa in sicurezza ed alla bonifica. Eppure quell'indagine epidemiologica potrebbe essere leva sia per ottenere quei finanziamenti, sia per chiedere i risarcimenti ai responsabili della fabbrica Stoppani sui danni prodotti alla vita ed alla salute delle persone. Invece si tace, non la sia esegue. Una ragione c'è: le responsabilità non sono solo dell'impresa, ma anche delle Amministrazioni pubbliche che hanno coperto prima quella fabbrica e poi la bomba ecologica di un area intrisa di cromo esavalente ed altre sostanze tossiche. Responsabilità gravi che vanno dagli ex Sindaci come Luigi Cola ora "liberatore", siano agli attuali Sindaci, dagli assessori competenti della Provincia a quelli della Regione, dai funzionari addetti ai controlli sino all'Arpal dove, prima di assumere l'incarico di Vice-Commissario alla bonifica, operava la Brescianini.

E' vero i fondi scarseggiano... ma quando scarseggiano bisognerebbe, più che mai, usare accuratamente quelli assegnati. Se già abbiamo visto che le imprese aggiudicatarie di diversi appalti gestiti dall'Ente Commisariale per la bonifica erano - guarda le coincidenza - società del "cartello" dei Mamone scoperchiato dall'inchiesta Pandora della procura di Genova, avevamo anche denunciato pubblicamente che non si comprendeva - se non per un'operazione di facciata volta a tutelare "il turismo" fottendonsene della salute dei turisti - come mai anziché procedere ad isolare l'area del litorale pesantemente inquinata sino alla bonifica del fondale e della spiaggia, si procedeva - con cartelli tranquillizzanti del tipo "stiamo migliorando" la spiggia - ad un ripascimento con un pochino di sabbia a coprire i crostoni intrisi di cromo. Ma andiamo oltre.

Quando la fabbrica era ancora in esercizio pieno il fronte a sua difesa vedeva in prima fila, nel nome dell'occupazione le Amministrazioni dei Comuni di Arenzano e Cogoleto insieme ai sindacati. Per assurdo le uniche denunce sull'inquinamento dell'area erano fatte dal Marchese Cattaneo Adorno che vedeva minata la possibilità di effettuare speculazioni sui propri terreni. Tutti hanno coperto quel serial killer chiamato Stoppani ed ora tutti continuano a coprire le responsabilità di oggi di quel serial killer sempre in azione.

Esempio ultimo viene da queste foto. Sono quelle del litorale!

crostoni sotto pochi centimetri di ghiaia... anche dal campetto da calcioDove sorge il campetto sportivo dove giocano i ragazzi ed i bambini, si era detto che i carotaggi avevano escluso che in quell'area, nel passato usata come deposito delle terre esauste della Stoppani (con il cromo esavalente e le altre sostanze tossico-nocive), era tutto a posto. Invece, come denunciavamo pubblicamente tutto a posto non è! Proprio accanto al campetto, sotto pochi centimetri di ghiaia e terriccio cosa salta fuori? I crostoni con il cromo esavalente e le altre sostanze tossiche! Continuiamo a far giocare su quel campetto come se nulla fosse... ma tenete presente che la prima responsabilità per la tutela della salute dei cittadini è del Sindaco!!!

lo scarico del TAF alla foce del LeroneQuesto invece è lo scarico a mare dell'impianto di Trattamento delle acqua e di falda. Dopo la stagione estiva, rieccolo sputare i veleni in mare... come se nulla fosse. Ahhh il controllo dell'impianto TAF è responsabilità della dott.ssa Brescianini che pubblicamente gli operai hanno indicato quale soggetto che fa sottoscrivere loro dichiarazioni false!



Posidonia morta proprio alla foce del Lerone... che stranezzaQuesta invece è la posidonia morta alla foce del Lerone. Se è normale che dopo le mareggiate se ne trovi lungo le spiagge, è "curioso" che tale fenomeno sia concentrato e limitato proprio alla foce del Lerone, dove scarica l'impianto del TAF di cui sopra!






Il cartello di divieto di balneazione ma non di sosta o gioco sui crostoni!Questa invece è la foto di uno dei cartelli che dopo le denunce che abbiamo effettuato nei mesi scorsi pare essere l'unica cosa fatta dalle amministrazioni comunali... come sono "responsabili", mettono il divieto di balneazione senza quello di sosta o gioco sulla spiaggia, così i genotori, soprattutto di chi viene da fuori e non conosce la zona, pensa di poter far giocare i bambini con la sabbia ed i crostoni!!!





Il video che abbiamo girato a giugno 2009:



Visita il sito del Comitato Mai Più Cromo su facebook

Il volantino del Comitato Mai Più Cromo che verrà distribuito oggi al consiglio comunale di Arenzano - formato .pdf - clicca qui

Dopo le 11 domande che hanno fatto scappare Brecianini, Zunino, Zanetti e Gambino , ecco le nuove 10 domande alla dott.ssa Brescianini del Comitato Mai Più Cromo:

1) Non è stata Lei ad affermare, in una intervestista a un media toscano, che i fanghi del T.A.F. sono rifiuti non pericolosi per poi firmare tempo dopo un documento di trasporto con considerazione di pericolo degli stessi per codici europei H7 e H 14 (altamente tossici) ?

2) Non conosceva che la discarica di Ischia di Crociano (Piombino), dove venivano inviati succitati fanghi nel 2008, non era abilitata a questo tipo di rifiuti?

3) Durante il precedente incarico all'Arpal perchè non veniva a denunciare la presenza nell'aria di agenti tossici in Val Lerone?

4) Lei ha definito accidentali i sversamenti nel torrente Lerone ma un evento che dura da mesi si può definire accidentale?

5) 40 cm di sabbia edile riversati sui crostoni di Cromo & C come vogliamo definirli: Messa in sicurezza o ripascimento stagionale con materiale non idoneo e in violazione del D.C.R. N°64 del 19/12/2000?

6) Perchè vi erano mezzi della discussa , indagata dalla D.I.A., azienda Eco Ge nell'area interessata dai lavori ovvero all'interno dello ex stabilimento Stoppani nel giugno di quest'anno?

7) Lei e gli amministratori locali avete dichiarato che le carotature effettuate nell'area del campo sportivo di Arenzano , ex sede di stoccaggio terre esauste , davano esito negativo per presenza di Cromo VI. Oggi gli scavi da Lei ordinati nella stessa area provano il contrario, un ripensamento in corso d'opera o un incidente di percorso?

8) Lei nel recente passato ha parlato a lungo di messa in sicurezza del sito per poi smentirsi in gran parte sull'edizione del Secolo XIX in data 29 settembre. Ha per caso visto il video della Casa della Legalità e della Cultura in leggero ritardo?

9) Un percorso partecipativo esclude la cittadinanza e prevede solo la partecipazioni degli eletti dalle amministrazioni?

10) Perchè non si presenta alle assemblee pubbliche , nonostante sia prevista e annunciata la sua partecipazione, quando vi sono "voci fuori dal coro"?

 

 

Tags: stoppani, tribunale, domande, disastro ambientale, disastro sanitario, foto, falsa bonifica, perizia

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