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La DDA di Palermo scrisse che la FERA era sponsorizzata da Cosa Nostra. Per FERA è colpa della Casa della Legalità

Cesare FERALa FERA si dice “quasi” vittima della mafia (e non si è costituita parte civile per il procedimento “EOLO” contro COSA NOSTRA), ma si considera certamente vittima della Casa della Legalità (che a differenza di Cosa Nostra è stata denunciata da Cesare FERA che si è costituito parte civile nel procedimento per diffamazione avviato dalla sua querela).

Noi siamo tranquilli. Quanto si è pubblicato è quanto vi era, nero su bianco, negli Atti dell'inchiesta “EOLO” della DDA di Palermo. Una delle inchieste che ha poi condotto alla confisca di 1 miliardo e 300 milioni a Vito NICASTRI, cosiddetto “imprenditore” ma in realtà cassaforte del boss Matteo MESSINA DENARO [vedi qui il Decreto di Confisca]...


Il 30 maggio 2009 si è pubblicato un articolo dal titolo Quando a mafiopoli scoprono l'eolico... - scritto dal Presidente della Casa della Legalità - in cui si faceva il punto sull'operazione EOLO che aveva come oggetto il controllo di Cosa Nostra sui parchi eolici in realizzazione nel trapanese. Si sono riportate le frasi di uno dei principali magistrati dell'Antimafia siciliana, Roberto Scarpinato. "E' un sistema raffinato di legami tra business e politica - afferma Scarpinato - un pugno di persone controllano il settore eolico. Ci sono tante società, ma dietro ci sono le stesse persone". E la mafia, che è sempre al passo con i tempi e si adatta... sa cogliere ogni opportunità. I politici, gli amministratori pubblici, si fanno belli sotto la bandiera delle energie rinnovabili... Cosa Nostra incassa, le società complici, che poi magari indossano i panni delle povere vittime incassano... ed alla fine, come ricorda Scarpinato: "la cosa incredibile, che chi realizza gli impianti ottengono denaro pubblico per costruire centrali eoliche che non producono alcuna energia elettrica".

Si è parlato poi della società FERA SRL. Senza inventarsi nulla... Infatti nell'Ordinanza di Custodia Cautelare dell'Operazione “EOLO” [integralmente disponibile qui] la FERA era indicata e non come vittima che aveva denunciato... era, secondo il GIP di Palermo una società “SPONSORIZZATA DA COSA NOSTRA” ed “IN PARTICOLARE DALLA FAMIGLIA TAMBURELLO”.

Si è indicato che la Liguria era la “terra di conquista”, con il territorio del savonese, della FERA. E come altro si può definire una società che nel giro di pochi anni aveva realizzato un solo parco eolico, a Pontinvrea, ed aveva già in cantiere altri due parchi eolici a Cairo Montenotte e Stella (e che successivamente, quasi in una sorta di monopolio nel settore in questo territorio) arriverà ad avere 4 parchi eolici nella provincia di Savona)? Alle loro inaugurazioni sono sfilati tutti, da BURLANDO alla moglie di SCAJOLA... Non ci si limitava ad indicare questa situazione di "conquista" dei crinali savonesi, ma anche ad indicare un'anomalia nell'ambito della REGIONE LIGURIA. Infatti se i pareri della Commissione VIA sono vincolanti (per Legge), davanti ad un parere negativo ad un progetto della FERA, la Giunta BURLANDO superò se stessa... Se non poteva ignorare il parere della VIA che bloccava il nuovo progetto della FERA, e non poteva nemmeno annullarlo, la Giunta Burlando procedeva con una Delibera che prendeva atto e acquisiva il Parere negativo e quindi, subito dopo, con altra Delibera (mai pubblicata online dalla Regione) annullava la propria Delibera con cui acquisiva il Parere negativo della Commissione VIA, rimettendo in corsa il progetto della FERA [vedi qui]. Se questa è una procedura regolare allora il Diritto Amministrativo e le Legge e Regolamenti che regolano la correttezza della Pubblica Amministrazione si possono considerare carta straccia!

Ebbene Cesare FERA sostiene che il nostro articolo abbia danneggiato la sua impresa (che pochi mesi dopo l'Operazione EOLO procedeva ad aumentare il proprio capitale sociale da € 2.915.940,00 a 6.000.000,00 di euro - vedi qui il verbale dell'assemblea con la delibera di aumento del capitale sociale).

Curioso questa "crisi" per colpa del articolo pubblicato dalla Casa della Legalità, visto che quando è stato scritto la FERA aveva realizzato un solo parco eolico e ad oggi (cioè dopo quell'articolo) in Liguria ne hanno realizzati altri tre. Strano anche rispetto al progetto di un nuovo parco eolico a Ceranesi, dove la FERA aveva preso i contatti con l'allora Sindaco Omar CALORIO (finito in un'inchiesta – e condannato in primo grado per Abuso d’ufficio e falso in atto pubblico – per assegnazioni di lavori senza gara, a seguito del “frazionamento” dei lavori, alla ditta di Giovanni LO IACONO, figlio dell'Antonino LO IACONO, esponente apicale del clan di COSA NOSTRA di Piddu Madonia, già sottoposti a misure di prevenzione antimafia (vedi qui), recentemente confermate, con la confisca, dalla Cassazione).

Ma andiamo oltre...

Come ha ricordato il Presidente della Casa della Legalità, autore degli articoli contestati, durante l'esame in aula, all'udienza del 7 ottobre scorso presso il Tribunale di Genova, quanto pubblicato in merito all'inchiesta EOLO ed alla FERA era tutto contenuto nell'Ordinanza del GIP di Palermo, emessa a seguito dell'inchiesta della DDA. Contenuti ripresi da molteplici giornali ed anche libri (si è prodotto, come esempio, una di queste pubblicazioni, del febbraio 2009 – vedi qui).

Anche se per documentare la veridicità e correttezza di quanto pubblicato sarebbe bastato il Comunicato Stampa dello SCO della QUESTURA DI TRAPANI e del Nucleo Investigativo del COANDO PROVINCIALE DEI CARABINIRI DI TRAPANI, datato 17.2.2009 e titolato “OPERAZIONE ANTIMAFIA EOLO” (che si è prodotto in dibattimento, vedi qui), si sono elencati e letti in aula i passaggi dell'Ordinanza (che si è depositata integralmente) relativi alla FERA, punto per punto.

Questi sono Atti. Non sono nostre invenzioni, non sono opinioni del Presidente della Casa della Legalità.

Così come è un fatto quanto si era pubblicato successivamente, quando hanno arrestato Oreste VIGORITO (già socio con la IVPC, della FERA SRL nella “TRINACHIA EOLICA SRL” - di cui VIGORITO era Amministratore), con l'Operazione “VIA COL VENTO” (Guardia di Finanza con la Procura di Avellino) e l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, su cui si è pubblicato un'articolo l'11 novembre 2009 (vedi qui)

Allo stesso modo sono un fatto le condanne degli imputati per il procedimento “EOLO” che hanno visto gli “sponsor” della FERA condannati come si indica nell'articolo del 9 marzo 2010 (vedi qui

Per il FERA queste pubblicazioni sono diffamatorie. Per noi invece sono informazione basata su Atti Giudiziari (che non a caso si sono riportati e pubblicati). Mai si è andati oltre con interpretazioni o illazioni e mai si è ceduto a linguaggio o termini offensivi.

Cesare FERA nella sua deposizione ha ribadito che loro sono stati “quasi vittime” in Sicilia (ma, se togliamo il “quasi”, allora perché non hanno denunciato e non si sono costituiti parte civile contro COSA NOSTRA?), che loro sono una società modello e che hanno avuto un danno dai nostri articoli perché alcuni Comuni (RONCO SCRIVIA e PARMA) avrebbero rinunciato a lavorare con loro per i nostri articoli. Per FERA è così... qualcuno ha diffidenze verso la FERA non per i contenuti di quell'Ordinanza “EOLO”, ovvero per quelle risultanze che portavano DDA e GIP di Palermo ad indicare la FERA SRL come “sponsorizzata da COSA NOSTRA”, ma noi, Casa della Legalità, li abbiamo danneggiati riprendendo quanto contenuto in quell'Ordinanza. Per concludere il FERA ha ricordato che loro fanno anche tanta beneficenza... Qualche difficoltà l'ha avuta quando gli si è chiesto se era stato socio di Oreste VIGORITO... dopo qualche tentennamento ha dovuto rispondere di si.

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