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Biasotti: il patto tra Aponte e Messina siglato a Ginevra

Il patto per il Multipurpose? «Fu fatto a Ginevra tra Gianluigi Aponte e i Messina. Tutto scritto in un articolo del Secolo XIX del 18 gennaio 2004». L'ex governatore Sandro Biasotti apre un nuovo fronte del porto...

Questo mentre l'inchiesta sull'affidamento del Multipurpose irrompe in consiglio regionale: sei interrogazioni urgenti presentate dall'opposizione e il presidente della Regione Claudio Burlando che risponde.

«Mi sarei aspettato che mi si chiamasse in causa per il contenuto delle telefonate, non perché le ho fatte. Addirittura dell'intercettazione di una mia conversazione con Grillo (Luigi, senatore di Forza Italia, ndr) è stato pubblicato l'incipit: "Ciao sono Claudio". Di solito mi presento così quando telefono, cosa dovevo fare, usare il nome in codice? E poi è del tutto normale che facessi e ricevessi telefonate». E incrocia le lame con il suo predecessore Sandro Biasotti che nei giorni scorsi aveva detto: «Il presidente Burlando entrò a piedi uniti facendo pressioni a favore di alcuni imprenditori».

La risposta di Burlando è arrivata ieri, in 15 minuti di replica, la cui sostanza è questa: «Io non avevo alcun ruolo nella gara per il Terminal Multipurpose, non avevo qualifiche, ero un parlamentare, ma dissi a tutti quelli che mi chiamarono che era una pazzia voler interrompere una gara pubblica». E i nomi di tutti coloro ai quali disse «se lo fate siete dei matti», Burlando ha intenzione di ripeterli ai magistrati che stanno indagando. Battaglia di parole. Combattuta in un clima stranamente cheto visto l'argomento. E di retrovia, a suon di interviste d'archivio per ricostruire, a quattro anni di distanza, chi disse cosa, chi volle cosa. Comincia Burlando: «Biasotti cerca di attribuire a me un comportamento improvvido che ha avuto lui».

E nelle mani del presidente della Regione compare un'intervista, datata 26 gennaio 2004, in cui l'allora governatore Biasotti al Secolo XIX delineava la sua strategia: «Non mi farei scappare Msc per nessun motivo. Assegnerei il Multipurpose ad Aponte, ma con una clausola. Se saremo in grado di offrire un'alternativa di pari valore prima dell'avvio degli investimenti, il piano cambia». E il piano era recuperare Calata Bettolo e collocarci Msc.

Assist per Burlando: «Ma come si fa a promettere Calata Bettolo, che ancora non c'era, a uno che aveva vinto un'altra cosa? In nessun modo si poteva fare, né in incontri segreti né in incontri ufficiali. In Comitato portuale sia Pericu (sindaco di Genova, ndr) sia Repetto (presidente della Provincia, ndr) parlarono di turbartiva d'asta».

E agli articoli d'archivio anche Biasotti affida la sua replica: «Quell'intervento non fu altro che una valutazione positiva di un'ipotesi che circolava da giorni e che era stata già illustrata sulla stampa in due precedenti articoli: il 18 e il 25 gennaio. E comunque l'indagine della magistratura mi risulta essere sulla procedura di assegnazione del 2007» .

Alessandra Costante

Tags: appalti, inchiesta, porto, messina, concessioni, porto di genova, Novi, multipurpose, incarichi, sandro biasotti, aponte, msc, calata betollo

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