Centro Storico - Un milione e trecentomila euro a chi?
La zona della Maddalena in Centro-Storico è rasa al suolo. O meglio: in quella zona il controllo del territorio è in mano alla mafia.
Lì ci sono personaggi ben conosciuti, come Caci, Fiumanò, Canfarotta. Lì vi è sfruttamento della prostituzione e traffico di droga.
Lì la gente ha paura, ma nonostante questo da anni si susseguono segnalazioni dettagliate di cittadini alle Autorità.
Lì i negozi storici della via hanno in grandissima parte chiuso i battenti, soffocati dal degrado, e quando ormai esangui hanno venduto sottocosto le proprie licenze, sono subentrati gli "amici degli amici" (gli unici sempre pronti con il denaro da ripulire, ops "reinvestire") che, anche qui, con prevalenza di manodopera straniera, hanno allargato le proprie radici (e con esse i propri traffici), con una evidente operazione speculativa...
Lì, come nelle altre parti della Città Vecchia, ci sono locali e circoli che godono di protezioni altolocate e ottime amicizie tra i "signori" del Centro Storico. Questi fanno quello che vogliono mentre gli abitanti non riescono a dormire e mentre dall'Amministrazione Comunale vi è latitanza assoluta anche davanti a richieste di chiusura ufficiali effettuate dai NAS o altri organi di controllo. Alcuni in Procura archiviano le denunce di "disturbo della quiete pubblica" perché "non ci sono persone disturbate" (sic!), probabilmente chi fa le denunce (montagne di denunce!) lo fa perché è insonne.
Lì è stato fatto un Censimento sulle proprietà dei bassi, in gran parte usati come magazzini per merce contraffatta, contrabbando, sostanze stupefacenti o sfruttamento della prostituzione, ma il Comune lo ha tenuto ben chiuso nel cassetto, senza passarlo ai soggetti proposti ad attività investigativa e che già conoscono i "padroni" dei traffici mafiosi.
Ma tutto questo è solo un lato della medaglia. L'altro invece è la beffa che si aggiunge al danno.
Infatti il Comune di Genova, con gli Assessori Morettini, Tiezzi, Margini e Senesi, unitamente al Presidente della Camera di Commercio Oddone e la Confesercenti, hanno promosso un bando per distribuire (attraverso Job Center e Filse - due società partecipate) un milione e trecentomila di euro di finanziamenti per apertura, rinnovamento o potenziamento di attività economiche e commerciali nella zona della Maddalena (tra cui Vico della Lepre, Vico dell'Amor perfetto, Piazza di Pellicceria, Piazza delle Oche, Vico della Speranza, ed un'altra novantina di vicoli limitrofi).
I finanziamenti sono già disponibili presso gli sportelli del Comune (e con la consulenza della Confesercenti). Il 40% è a fondo perduto, mentre il resto dovrà essere restituito con un tasso di interesse dello 0,5%. Il minimo di spesa richiesto per essere ammessi ai finanziamenti è di 15.000.000 euro, quindi quelli che sono riusciti a resistere e sono con l'acqua alla gola è meglio che cediano subito il passo a chi può, senza far perder tempo e "opportunità" agli speculatori che tanta pena hanno fatto (passare) per arrivare dove sono arrivati!
Nessun parametro nel bando è stato adottato per garantire controlli ed evitare che questi soldi finiscano in mano ai boss del Centro Storico, gli stessi che hanno tirato fuori fortune già dalla prima grande speculazione dei primi anni Novanta e che nonostante confische, sequestri o condanne hanno continuato ad essere i "padroni" incontrastati di quel territorio.
Eppure di queste attività speculative il Comune è a conoscenza, come lo è Confesercenti (struttura storicamente legata agli esponenti pd). Questi soggetti sapevano che i negozianti storici della zona della Maddalena stavano svendendo le proprie licenze, stavano cedendo i locali, per scappare perché strangolati economicamente da un territorio dove solo la malavita ha gli "affari" garantiti, tanto che persino le guide turistiche invitano i turisti a non andare nella zona della Maddalena perché: lì c'è spaccio e prostituzione.
Il Comune, la Camera di Commercio e la Confesercenti sapevano e sanno tutto questo e, dopo aver lasciato soffocare economicamente (e spesso dal punto di vista sociale) i vecchi esercenti, adesso mettono sul piatto "del più forte", di chi ha speculato, un bel gruzzoletto pronto per essere agguantato.
Cosa curiosa è che, ad esempio, poco distante, sempre nella città vecchia vi è medesimo progetto di "sostegno" finanziario. E' quello per la zona di Prè, anche qui con diversi milioni di euro stanziati; e mentre il "piano di rinascita" si sviluppa, un associazione ben addentro agli Uffici comunali della Giunta, ha aperto nella zona una nuova società, questa volta per i condizionatori d'aria...
Non c'è niente da dire: di cambio d'aria ci sarebbe davvero bisogno, ma invece ci sono sempre le solite, dannate, correnti d'aria.
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