La Cdl: ora Vincenzi faccia chiarezza sull'incompatibilità
17.06.2007 - Il Secolo XIX
LETTERA aperta dell'opposizione
La Cdl: ora Vincenzi faccia chiarezza sull'incompatibilità
«La prima cittadina dica tutto su appalti e incarichi degli enti pubblici amministrati ora e in passato»
di Vincenzo Galiano
OTTO QUESITI a Marta Vincenzi sul presunto conflitto d'interesse, legato all'attività imprenditoriale del marito Bruno Marchese, e una richiesta precisa: «Il sindaco renda pubblica la lista degli appalti, incarichi e concessioni degli enti pubblici amministrati attualmente e in passato dalla Vincenzi, e dalle società da essi partecipate o controllate».
E' quanto chiedono, in una lettera aperta, quasi tutti i consiglieri di opposizione in consiglio comunale il giorno dopo che il tribunale civile ha fissato l'udienza sulla querelle sollevata da Christian Abbondanza e Simonetta Castiglion. I due rappresentanti della Casa della legalità, come consente la legge, avevano presentato ricorso in tribunale ipotizzando cause di ineleggibilità o incompatibilità del neosindaco dell'Unione. La denuncia riporta una lista di società e consorzi di cui Marchese avrebbe avuto la proprietà o semplicemente la guida quando le stesse aziende operavano, direttamente o indirettamente, per conto di enti locali in cui Vincenzi aveva importanti incarichi politici: presidente della Provincia, per due mandati, e poi assessore all'Area vasta a Tursi prima di essere eletta parlamentare europea (incarico che lascerà questa settimana). Antonino Dimundo, presidente della prima sezione del tribunale civile, ha recepito il ricorso - «come atto dovuto» - fissando, il 25 settembre alle 11,30, l'udienza alla quale Vincenzi sarà presente. Nel frattempo i consiglieri della Cdl in Comune, guidati dall'ex candidato sindaco Enrico Musso, chiedono ufficialmente al sindaco «di fare chiarezza». Tra le firme alla lettera mancano solo quelle di Gianni Bernabò Brea (An), Vincenzo Lorenzelli (Udc), Matteo Campora, Roberto Garbarino e Guido Grillo (Forza Italia). «Non siamo riusciti a recapitare loro il documento» , spiega Musso. «Sul piano morale e politico - scrivono Musso e i colleghi della Cdl - è importante che il sindaco possa immediatamente chiarire ogni dubbio in merito al fatto che i suoi congiunti possano aver tratto o trarre vantaggio dalla sua azione nella sua qualità di amministratore pubblico». Seguono otto, circostanziate domande di chiarimento su altrettante situazioni che, secondo il ricorso della Casa della legalità, potrebbero configurare il conflitto di interessi. Musso spera di ottenere le risposte già alla prima seduta del consiglio comunale, fissata il 25 giugno.
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