Caso Vincenzi - "Per mia moglie lascio incarico in Porto"
11.07.2007 – Il Secolo XIX
Caso Vincenzi - "Per mia moglie lascio incarico in Porto"
GENOVA. «L’elezione di mia moglie Marta Vincenzi a sindaco di Genova (e come tale membro del Comitato portuale) mi induce a ritenere opportuno rinunciare, come rinuncio, all’incarico in oggetto nonché a qualsiasi compenso per le prestazioni a tutt’oggi svolte».
E’ il contenuto della lettera inviata il 19 giugno scorso dall’ingegner Bruno Marchese, marito del Sindaco Vincenzi e socio di maggioranza della società “Igm Engineering impianti”, al presidente dell’Autorità portuale di Genova, Giovanni Novi. La lettera, con la quale Marchese rinuncia «all’incarico (affidatogli dall’Autorità portuale di Genova, ndr) di collaudatore per la realizzazione di impianti di distribuzione elettrica nei Ponti Ronco e Canepa», fa parte del controricorso presentato pochi giorni fa per conto della Vincenzi in Tribunale dagli avvocati Lorenzo Acquarone, Roberta Acquarone e Arturo Flick in relazione alle presunte Cause di incompatibilità del neo sindaco sollevate da Christian Abbondanza e Simonetta Castiglion.
I due esponenti della Casa della legalità adombrano un conflitto di interesse a carico della Vincenzi per appalti che sarebbero stati affidati, anche indirettamente, alla società del marito dal Comune o da altri enti partecipati da Tursi. La controversia legale sfocerà il 25 settembre prossimo nell’udienza davanti al giudice Franca Maganza. Vincenzi sarà quasi certamente presente per ribadire, come già fatto in consiglio comunale e sottolineato nel controricorso, che «non sussiste alcuna causa di incompatibilità». I legali del sindaco, inoltre, giudicano l’istanza di Abbondanza e Castiglion «inammissibile e irricevibile» in quanto presentata da un’associazione e non da singoli elettori, unici soggetti titolati a contestare per vie legali l’esito delle consultazioni, e perché depositato prima della convalida dell’elezione del sindaco in consiglio comunale. Rilievi formali su cui si pronuncerà il giudice. «La rinuncia di Marchese all’incarico dimostra che quanto affermiamo è vero», si limita a osservare Abbondanza.
V. G.
Tags: comune di genova, vincenzi, il secolo xix, conflitto di interessi, incompatibilità