Quali differenze? Sono complementari, parte del sistema
Il motto dell'Italia dei Valori - Lista Di Pietro, alias il partito-associazione a tre soci (Antonio Di Pietro, la moglie Susanna Mazzoleni e Silvana Mura) è sempre stato che il politico su cui poggiano ombre deve correre dal suo giudice naturale. Questo è quanto Antonio Di Pietro, come il suo prode capogruppo Massimo Donati, hanno ripetuto in lungo e in largo in questi anni davanti a telecamere, taccuini, platee e assisi di ogni sorta. Ma non sembra la pratica adottata... a conferma che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Così tra Molise e Campania ci si ritrova al Provveditorato alle Opere Pubbliche e l'inchiesta su tangentopoli e malaffare partenopeo. Infatti sembra proprio, stando al rapporto della Direzione Investigativa Antimafia per l'inchiesta della Procura, che Cristiano Di Pietro, figlio del cosiddetto "moralizzatore", consigliere provinciale dell'IdV a Campobasso, intrattenesse rapporti con il Provveditore delle Opere Pubbliche di Campania e Molise per questioni inerenti a raccomandazioni ed assunzioni, nonché interessi in appalti e forniture. Ma non basta. Nello stesso rapporto si dice molto di più...
Una fuga di notizie, nel 2007, di quelle che fanno saltare il delicato lavoro investigativo della magistratura, avrebbe messo in allarme l'allora Ministro dei Lavori Pubblici, ovvero il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, padre di Cristiano. Il Tonino quindi procede su due livelli. Da un lato provvedeva a convocare una riunione politica del partito per adottare le iniziative del caso non in merito a rapporti e interferenze improprie del figlio con uno dei fulcri del potere clientelare e corrotto, quale Mautone Mario, bensì perchè il figlio "si era troppo esposto". Dall'altro procede, mentre vengono tagliati tutti i contatti telefonici del Cristiano con il Mautone, per trasferire lo stesso Mautone dalla poltrona del Provveditorato. Ma quando si sanno certe cose, non si dovrebbe correre dal giudice naturale per raccontarle? O avevamo capito male il motto? Mah. Non risulta, infatti, che, nel 2007, Antonio Di Pietro, mentre si muoveva per l'"esposizione" del figliolo Cristiano, sia corso dai giudici a raccontare cosa intendeva col dire "esposizione" di Cristiano in dette riunioni "politiche" e nemmeno su cosa lo avesse indotto a trasferire il Mautone e come mai di punto in bianco uno che dalle intercettazione appare come un vecchio amico di famiglia, a cui vengono chiesti favori, sia troncato senza più mezza telefonata.
Ahh ma infatti Di Pietro ed i suoi uomini nelle amministrazioni pubbliche e nei Consigli (da Napoli e Campania, da Pescara all'Abruzzo, da Genova alla Liguria passando dalla Calabria, ecc ecc) non si erano mai accorti di nulla del marcio che c'era sino all'arrivo dei Magistrati con arresti e inchieste dirompenti. Mica si può pretendere troppo... soprattutto da chi, come abbiamo già detto e documentato, è ampiamente integrato nel sistema della politica italiana, che ormai è quella di un comitato d'affari trasversale in cui ci si ricorda di legalità ed etica solo dopo che i compari sono stati presi e arrestati. D'altronde un dirigente dell'IdV, sindaco di Recale, Amerigo Porfida, si apprende essere indagato in un inchiesta per mafia, mentre ad esempio il Bilancio dell'Italia dei Valori, proprio come quello degli altri partiti, risulta non conforme.
Le solite bazzecole da un milione di euro, visto che se le dici, pur essendo vere, ti chiedono i danni perchè possono far pensar male... No, non è il metodo Berlusconi per intimidire e far tacere chi parla di lui, o meglio è il metodo lanciato da Berlusconi ma adottato anche dagli uomini Di Pietro, come l'avvocato Sergio Scicchitano e se non ci credete, cliccate qui (23 MB - formato .pdf). Ma prima o poi capiranno che andare a ricoprire cariche e ruoli pubbliche (elettive, di governo o nelle società pubbliche) significa rispondere ai cittadini, rendere conto dei propri atti e comportamenti. I tentativi di mettere a tacere, di spaventare, non passeranno... noi abbiamo sempre citato fatti (tanto è vero che quanto da noi scritto non viene assolutamente smentito, leggendo bene l'atto di citazione, bensì confermato in diversi punti) e così continuiamo a fare... Se ne facciano una ragione e si abituino a rispondere... noi, riprendendo il testo di "Know your rights" di Joe Strummer - The Clash, abbiamo il diritto di esprimere liberamente il nostro pensiero e siamo abbastanza stupidi dal farlo... si chiama diritto di critica e chi ricopre cariche pubbliche ne è soggetto volente o nolente, che sia chiami Berlusconi, D'Alema, Di Pietro o altro.
Rassegna del 23.12.2008
La Stampa
Le relazioni pericolose del figlio di Di Pietro
Corriere
Romeo e la rete del fido Mautone. Politici, funzionari e Di Pietro jr
Repubblica
"Dobbiamo ricattare il figlio di Di Pietro". Così volevano 'tenere sotto' il ministro
Il Giornale
«Di Pietro si mosse per il figlio nei guai» (il rapporto della DIA)
Appalti, le intercettazioni di Napoli. Spuntano le richieste di Di Pietro jr
Il Mattino
La Dia: tra il figlio di Di Pietro e Mautone rapporti ambigui
Altro sul "moralizzatore" e l'Italia dei "valori"
Il dossier sul moralizzatore - clicca qui
L'aggiornamento del dossier - clicca qui
La ricostruzione grafica - clicca qui
31.10.2008
La "pietra" di Di Pietro: in Campania e Calabria... [di Roberto Galullo]
07.08.2008
Di Pietro e Il Giornale, a quale gioco stanno giocando?
22.02.2008
Antonio Di Pietro non dice la verità... ecco i documenti
17.02.2008
Novità sugli uomini di Di Pietro da nord a sud...
12.02.2008
"SUKO"... CHI (SI) LODA SI IMBRODA. TESTA-DI PIETRO SOCI BULGARI
Il "moralizzatore" tra Bulgaria e strade Italiane
un altro degli articoli dove si parlava anche dell'IdV e degli altri partiti del "sistema"...
"Quanto" votano le mafie... qualche riflessione pre-elettorale
Rassegna del 24.12.2008
Il Giornale
E Mautone diceva: "Il ministro è un mezzo pazzo"
"Questi di sicuro vorranno altri soldi"
E l'ex pm ammette: mio figlio scorretto
Repubblica
Di Pietro difende il figlio Cristiano "Nulla di penalmente rilevante"
Corriere
Cristiano, i turni sulle volanti «Come politico non ha il fiuto di Tonino»
Di Pietro «Mio figlio? Non ha commesso reati»
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