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Burlando... come si paga l'informazione (alla faccia della crisi)

Si taglia la Sanità, cioè gli interventi per tutelare la salute dei cittadini. Si tagliano i Servizi pubblici. Ci ripetono che c'è grossa crisi e si appellano ai sacrifici. Parlano contro la "casta" e dichiarano guerra ai costi della "politica". Qualcuno ci casca e loro ridono perchè ci prendono per il culo e molti li ringraziano pure. Tutto questo mentre si scopre che non solo le proposte di riforma per i "tagli" alla "politica", tanto sventolate sui media per incantare i cittadini-elettori, sono tutte ferme al palo (quando non "respinte" al mittente, come quella di iniziativa popolare elaborata dai Meetup di Beppe Grillo dell'Emilia Romagna e presentata qui in Liguria da "Il Grillo di Genova", perchè manca la copertura finanziaria - sic!), ma accade anche altro, al di la di ogni più malevola immaginazione...



Infatti il Claudio Burlando, con la sua salda maggioranza di centro-sinistra e la fidata "Italia dei Valori - Lista Di Pietro" (come d'altronde anche la sua cuginetta Marta Vincenzi) dopo i tagli dei servizi - sanità in primis - e la lottizzazione dei posti chiave, ha ben pensato di cogliere due piccioni con una fava... e la fava vale oltre 1 milione e 200 mila euro (costo relativo al solo 2008... 2007 e 2009 non pervenuto)! I piccioni sono: da un lato la pubblicità del se medesimo, mr. President, e dei suoi più fedeli sodali, con spot a raffica sulle televisioni e radio locali, spazi pubblicitari su quotidiani e web, manifesti e cotillons; dall'altro lato conquistare un trattamento di favore, quale grande benefattore, da editori e cosiddetti giornalisti che, si sà, prediligono valenti inserzionisti alla corretta informazione.

Con i soldi pubblici, in tempi di crisi e di tagli necessari, il Burlando si fa pubblicità per dirci quanto è bravo e si assicura, al contempo, una capacità di condizionamento volta al garantirsi trattamenti di favore di chi dovrebbe essere il suo principale controllore: i media!

Noi lo abbiamo sollevato questo problema, come abbiamo sollevato il fatto che si chiama "peculato" (reato previsto dal codice penale) mandare in giro il proprio figliolo sull'auto blu con l'autista, e ci siamo beccati dal suo fedele colonnello del Bilancio, G.B. Pittaluga, una bella minaccia di querela, mentre scappava (lui) a passo indietro. Altri hanno detto di non poter rispondere perchè non ne sanno nulla e correvano via (Claudio Montaldo) altri hanno detto che si tratta di un iniziativa di "informazione" (Fabio Morchio). Ora se il Montaldo scappa e non fa certo una bella figura, visto anche che è l'autore in primis dei tagli alla Sanità ligure, Morchio dimostra di essere sempre quel vecchio craxiano d'un tempo: l'informazione è quella preconfezionata dal Potere mica quella imparziale.

Una banda di berlusconiani con la maglietta della squadra avversaria, nel nome di una diversità morale che è andata via da tempo e che adesso finisce fritta con quella fava da 1 milione e 200 mila euro di soldi pubblici per farsi belli. Anche perchè, qui, i berlusconiani del centro-destra si guardano bene dal rompere le scatole. Infatti la prova di questa vergogna, con firma autografa di Claudio Burlando [leggi qui], l'avevano in mano, ma non hanno minimamente osato batter ciglio e dar battaglia. Le sceneggiate si fanno solo quando non si mettono in discussione buoni affari, questa è la "politica", mica si scherza... ed il segretario genovese di An, il costruttore Gadolla, lo può ben dire che gli affari sono affari, mica bazzecole!

Davanti ad una vergogna come questa tutti tacciono... Che sia forse perchè il buon Burlando ed il buon Scajola, tra qualche battibecco di teatro, non intendono proprio mollare quel buon tandem costruito in anni ed anni di inciuci, sparizioni, lottizzazioni e delapidazione dei fondi pubblici, che garantisce le rispettive ciurme? Noi crediamo proprio di si e speriamo che i cittadini si sveglino dall'incantesimo, scandito ora con quegli spot da 1milione e 200mila euro, e riflettano un attimo, per capire che li stanno prendendo per il culo, e non c'è nulla da ridere!


Leggi:
03.02.2009 - La Stampa
"La Liguria si aggrappa alle poltrone"
di Ferruccio Sansa - clicca qui

Quello che avevamo scritto per sollevare il caso degli spot... clicca qui

Leggi anche i capitoli dedicati a Burlando e Scajola nel libro-inchiesta "Il Partito del Cemento"

Tags: burlando, regione liguria, sanità, scajola, spot, tagli

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